Contrattura pericapsulare ripetuta: dopo il primo e il secondo intervento

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Contrattura pericapsulare ripetuta: dopo il primo e il secondo intervento

Cielo
Cielo  |  Visitatore  |  Calabria
Si è verificata la contrattura pericapsulare una prima ed una seconda volta! La mia esperienza è stata questa: Primo intervento di mastoplastica additiva (sub-ghiandolare). Dopo un po' di tempo si è formata la contrattura monolateralmente (seno dx), irrigidimento, dolore. Dopo 4-5 anni nuovo intervento: ho sostituito con nuova protesi a dx, sempre sotto ghiandola. Dopo un mese si è riformata la contrattura. Dopo altri 5 anni dovrei rimuovere la protesi perché oramai la fibrosi è completa, tenendo conto che tra un po' devo sposarmi perciò eventuale gravidanza e allattamento non si possono affrontare con seno duro e dolorante, infezioni, mastiti... che fare? Mettere una nuova protesi (dx), magari sotto muscolo? O c'è rischio di una terza contrattura? Perché questo continuo rigetto, da parte di un solo seno? Mentre non c'è mai stato alcun problema all'altro, confermato anche dal senologo! In questo caso però è forse meglio togliere entrambe le protesi? Considerando l'eventuale recidiva e l'apertura alla gravidanza con relativo allattamento...
Dott. Dario d'Angelo  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Napoli, Salerno
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Salve,
la soluzione al suo problema è un reintervento con cambio di piano.
Mi spiego meglio, le protesi vanno entrambe, per simmetria, posizionate sul piano sotto muscolare.
Rispetto alla causa del suo problema? Dovrei elencarle tutte le possibili cause di contrattura, prima fra tutte, una reattività personale.
Si chiederà perché solo da un lato? Anche qui la risposta puó essere vaga. Tenga peró presente che, accanto ad una \"reattività\" personale vi sono anche altre cause. Nel corso del I intervento furono usati drenaggi? Nel postoperatorio ci fu un ematoma a carico della mammella destra? Tenga presente che anche delle infezioni subcliniche (cioè non evidenti e con chiara sintomatologia) possono scatenare reazioni fibrose pericapsulari (contrattura).
In ogni caso mi meraviglia che chi l\'abbia rioperata, non abbia pensato già dal II intervento ad effettuare un cambio di piano bilateralmente. Infatti il posizionamento della protesi in sede retromuscolare dà sempre maggiori garanzie di prevenzione rispetto alla contrattura capsulare.
Infine, esistono protesi ricoperte da una schiuma poliuretanica che, inducendo una risposta periprotesica inferiore rispetto alle normali protesi mammarie, trovano indicazione nei casi di contratture recidivanti.

Per eventuali chiarimenti la prego di ricontattarmi nuovamente.

Cordialità,

Dott. Dario d\'Angelo

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Dott. Carlo Magliocca  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Roma
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Cortese signora, il suo problema è un problema comune a molte e molte pazienti. La contrattura capsulare è la complicanza più frequente e temibile della mastoplastica additiva. Nel suo specifico caso , dovendo affrontare una gravidanza con un possibile allattamento le strade da seguire, secondo la mia personale esperienza, sono due. La prima , più intelligente da un punto di vista squisitamente medico, è quella di rimuovere entrambe la protesi; aspettare almeno sette mesi dopo l'allattamento e poi ripetere l'intervento di mastoplastica additiva ma questa volta posizionando le protesi in una loggia retromuscolare e non retroghiandolare. In questo modo si da alla ghiandola il tempo di cicatrizzare e riparare ricreando lo stato iniziale prima del primo intervento e poi si può programmare una correzione adeguata dopo la gravidanza nella consapevolezza che ogni gravidanza modifica la forma e la sospensione delle mammelle. La seconda ipotesi, da preferire nel caso lei non volesse trascorrere il periodo della gravidanza e dell'allattamento senza protesi, è quella di rimuovere entrambe le protesi e di sostituirle con protesi rivestite in poliuretano che garantiscono una contrattura capsulare ridottissima. In questa seconda ipotesi potrebbero essere lasciate in una posizione retroghiandolare. Se mi chiede un parere personale non avrei dubbi a consigliarle la prima strada. Si potrebbe godere la sua gravidanza e l'allattamento in piena tranquillità con la certezza poi di avere un risultato brillante. Il posizionamento di una protesi in una loggia retromuscolare ha una incidenza di contrattura capsulare molto bassa. Qualche collega per il trattamento della contrattura capsulare potrebbe suggerirle una terapia medica con Zafirlukast ma io , in prossimità di una gravidanza e di un allattamento, gliolo sconsiglio perchè è un farmaco che è un pò "pesante" per il fegato, meglio evitare. Spero davvero di essere stato comprensibile e chiaro e di esserle stato di aiuto. Le auguro serene festività.
Carlo Magliocca
Dr. med. Petra Berger  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Frankfurt am Main Zurigo Palma de Mallorca
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salve carissima,

e possibile cambiare il plano e puoi prendere una prothesis polyurethane (polytech, silimed). si c est di grasso e anche possibile di fare unna lipoaugmentation.

cordiali saluti

dr petra berger, frankfurt/ zuerich
www.praxis-berger.com
Dott. Andrea Margara  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Torino, Reggio Emilia, Milano
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gent.le Signora,

concordo con il dott d'Angelo nella necessità di cambiare piano di posizionamento della protesi e sulla possibilità di utilizzare protesi rivestite da schiuma di poliuretano.
Un eventuale terapia con Zafirlukast (Accoleit) è prescritta da molti colleghi.
Il mio consiglio è quello di attendere un anno dal prossimo intervento per programmare una eventuale gravidanza.
Per eventuali chiarimenti si rivolga al suo chirurgo o al dott D'Angelo a lei più geograficamente vicino.
cordialmente

Dr ANdrea XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

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