Carissima Sofya la sua è una bellissima domanda ma soprattutto e' una domanda che potrebbe aprire una discussione sui forum a tempo indeterminato. La risposta corretta dovrebbe essere "una sola coppia di
protesi", almeno nella mia filosofia della mastoplastica additiva. Mi spiego. Ogni donna e' unica e l'intervento dovrebbe essere programmato ed eseguito "su misura" per lei, come un abito. Nel programmare un intervento di mastoplastica additiva occorre sempre valutare le misure del torace della paziente, l'altezza dei coni mammari da correggere, la base delle mammelle, tutto l'intervento dovrebbe essere programmato in un unica direzione ovvero quello di ottenere una correzione delle mammelle armonica, elegante, naturale e soprattutto proporzionata a tutto il corpo della paziente. Personalmente, quando una paziente si rivolge da me per un intervento di mastoplastica additiva per prima cosa la ascolto e cerco di capire quali sono i suoi desideri, cosa vorrebbe correggere delle sue mammelle, se è interessata solo ad una integrazione del volume o se desidera migliorare anche la forma delle mammelle. È importantissimo ascoltare una paziente e saper interpretare i suoi desideri. Poi eseguo una serie di misurazioni. Si misura la distanza dal giugulo all'
areola, la distanza tra le due mammelle, la distanza tra l'
areola ed il
solco sotto mammario, si eseguono una serie di misurazioni su tutto il torace e sin ultimo anche su tutto il corpo, per poter individuare la
protesi adatta e "su misura" da poter utilizzare. Poi,una volta individuata la
protesi che a mio parere è adatta a soddisfare le richieste della mia paziente le faccio indossare dei "sizer" ovvero delle
protesi di prova che, posizionate all'interno del
reggiseno, simulano in maniera esatta il risultato che potremmo ottenere e ne discuto ampiamente con lei. Io personalmente utilizzo quasi sempre
protesi anatomiche perché hanno tre dimensioni, base altezza e proiezione e mi possono garantire una correzione tridimensionale delle mammelle, al contrario delle
protesi tonde che hanno solo due dimensioni ossia il diametro e la proiezione. Per essere più precisi con le
protesi anatomiche riesco agevolmente anche a modificare la forma delle mammelle mentre con le
protesi tonde si ottiene solo un aumento del volume. Questo, per rispondere alla sua domanda, vuol dire andare in sala operatoria con una sola coppia di
protesi mammarie, ossia quelle più adatte alla paziente. Chi va in sala operatoria con cinque o sei coppie di
protesi vuol dire che non ha le idee chiare su cosa deve fare!!! Non si sceglie in sala operatoria la
protesi, non la sceglie solo il chirurgo deve essere una decisione condivisa tra chirurgo e paziente. Questa almeno è la mia filosofia.
Grazie per la sua domanda, davvero interessante.
Spero di essere stato chiaro ed esaustivo e se così fosse la invito a cliccare sul pollice verde.
Un caro saluto
Carlo Magliocca
Specialista in chirurgia plastica ed estetica
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