Mastopessi con protesi

Gentile Nicoleth,
dopo 20 anni il seno ed i suoi tessuti certamente sono andati incontro a dei cambiamenti, sia per il peso delle protesi, sia per i fisiologici cambiamenti legati all' età. Prima di effettuare un reintervento, quindi, si devono considerare anche questi fattori, oltre ai cambiamenti corporei che ci sono stati in vent'anni e che ci saranno nei prossimi venti o più, fattori che non è detto che comportino l'inserimento di altre protesi molto più grandi come soluzione più giusta. Sarà forse il caso di optare per le stesse protesi oppure altre solo un poco più grandi di quelle inserite recentemente, dovendo ricorrere però in aggiunta ad una mastopessi , eliminando l'eventuale pelle in eccesso, per un rimodellamento ottimale del seno? Ovviamente, senza una visita e senza sapere cosa è stato esattamente fatto e utilizzato sia 20 anni fa che recentemente, la mia rimane solo un'ipotesi. Per ora lasci trascorrere ancora qualche mese prima di dar un giudizio definitivo e poi ne riparli col chirurgo che l'ha operata o con un altro collega, in modo che, vedendola, possiate discuterne meglio. Tenga comunque presente che un seno troppo pesante col passare degli anni può diventare un problema, anche per l'armonia generale.
Cordialità
dott.ssa Arianna Tinti
http://www.ariannatinti.it/

Gentile Nicoleth,

Apparentemente la differenza fra 390 e 340cc non è grande ma spesso la scelta di una forma, di un modello rispetto ad altro modifica la percezione finale del volume. Se suo interesse era mantenere almeno lo stesso volume ... perche? mia abitudine dedicare abbastanza tempo alla scelta della forma e del volume. anche nelle sostituzioni. Ovviamente non posso dirle cosa sarà meglio utilizzare come protesi e volume senza una visita ma posso dirle che una revisione cambio potrà farla dopo un anno. Saluti cordiali

Dott. Egidio Riggio

Carissima Nicoletta, mi dispiace molto per quello che le è successo! Non dovrebbe mai succedere ma può succedere. Il più delle volte un risultato insoddisfacente è dovuto ad una carente informazione o, più spesso, ad un assenza di percezione dei desiderata della paziente da parte del chirurgo. Quello che dico sempre ai miei colleghi è che un chirurgo, in sede di visita, non deve pensare a cosa desidera lui ma deve pensare a cosa desidera la paziente, le sue aspettative, i suoi sogni. Bisogna saper ascoltare, non parlare! Solo così un chirurgo può entrare in empatia con la paziente e cercare di programmare un intervento che la renda serena e felice. Adesso però quel che è fatto è fatto! Prima di sei/otto mesi non è assolutamente consigliato reintervenire. Occorre far stabilizzare i tessuti. Trascorso questo periodo potrà certamente essere ricoverata. Da quello che scrive sarà necessario pensare alla correzione della forma più che all'integrazione volumetrica. Ogni paziente è un caso unico, personale. Ogni donna è unica. Quello che un chirurgo deve fare è stabilire l'impianto corretto per poter soddisfare appieno i desiderata della paziente restituendo un risultato naturale, elegante e proporzionato. E' come se si cucisse sulla paziente un abito "su misura". Adesso le consiglio di vivere questo periodo con la serenità che tutto può essere risistemato, senza farsi prendere dall'ansia o dalla desolazione. L'ansia, mi creda, non ha mai curato nessuno e peggiora solo le cose. Se desidera sono a sua disposizione.
Un caro saluto
Carlo Magliocca
Specialista in chirurgia plastica ed estetica dal 1985
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