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Carissima Rosy, è una domanda intelligente e merita una risposta precisa ed articolata. Quando una donna viene in studio per la correzione dei coni mammari la prima cosa che un chirurgo deve fare è ascoltare. Ascoltare, ascoltare e ancora ascoltare, per poter comprendere appieno i suoi desideri, le sue aspettative. Non c'è una donna uguale ad un'altra, non c'è una mammella uguale ad un'altra. L'intervento di correzione dei coni mammari è un intervento che si progetta e si esegue "su misura". Il chirurgo deve prendere tante e tante misure, la distanza tra il giugulo e il
capezzolo, la distanza tra l'
areola e il
solco sottomammario, la distanza tra i due capezzoli, la misura della base delle due mammelle, la misura della base del torace, insomma tante e diverse misure che saranno utili a determinare la scelta e il volume delle
protesi più adatte a soddisfare i desideri della paziente e restituire un
risultato naturale, elegante e proporzionato. E' come se si "cucisse un vestito" su misura per la paziente. Le Nagor comunque sono ottime
protesi.
Un caro saluto e mi tenga pure aggiornato sugli sviluppi.
Carlo Magliocca
Specialista in chirurgia plastica ed estetica dal 1985
Presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica