Gentilissima,
essendo Lei molto magra con una ghiandola di partenza molto piccola, purtroppo non avrà mai un seno "naturale", perché la presenza della
protesi sarà comunque evidente, per cui si dovrà giocoforza cercare il "male minore". Come ha potuto notare, le ipotesi su quale potrebbe essere la
protesi migliore per Lei sono varie e a volte discordanti, ma ognuno dei pareri che ha sentito ha le sue buone ragioni e, secondo me, alla fine la scelta deve prevalere sul migliore compromesso, su l'opzione che potrebbe causare il "male minore". Personalmente opterei per posizionare una
protesi siliconica tonda in sede sottomuscolare. L'attuale vasta gamma di
protesi in commercio consente di ottenere ottimi risultati anche con
protesi tonde in sede sottomuscolare e, così facendo, si eviterebbe il timore di una eventuale distorsione del seno in caso di rotazione di
protesi anatomica (fatto da non escludere mai). Sempre personalmente, preferisco impiantare in prima battuta
protesi di silicone, riservando l'uso di quelle al poliuretano, per la loro rigidità, solo ai casi di mastoplastiche additive secondarie a contratture capsulari. Ecco, quindi, con il mio, un altro parere diverso. Sicuramente chi aggiungerà il proprio pensiero in questo forum sarà d'accordo del tutto, in parte o per niente con me, perché nella scelta di una
protesi non c'è una ricetta precisa, bensì concorrono molti fattori: oltre alle caratteristiche anatomiche di ogni paziente, anche la tecnica utilizzata e la sua effettiva attuazione, il modello e marca di
protesi preferiti dal chirurgo e, importantissimo, la comprensione dei limiti "tecnici" da parte di chi si sottopone all'intervento e cosa si è disposti a sacrificare per avvicinarsi al risultato sperato ("il male minore"). Tutte cose da chiarire bene a se stessa e insieme a chi La opererà, in modo che la scelta sia veramente consapevole e condivisa.
Cordialità
dott.ssa Arianna Tinti
http://www.ariannatinti.it/