Intervento per seno tuberoso ed insensibilità
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so di aver ben poche speranze, ma ciclicamente mi torna la tristezza e la difficoltà ad accettare la situazione ed ho bisogno di leggere qualche parere, anche se sicuramente negativo, per aiutarmi ad andare avanti.
A novembre del 2018 mi sono sottoposta ad un intervento di mastopessi per una ptosi grave, con correzione del seno tuberoso, senza uso di protesi in quanto vi era sufficiente materiale, al più da sistemare più avanti con lipofilling (intervento ancora non fatto). Dopo qualche giorno ho iniziato ad avere i segni di una necrosi all'areola destra che ha portato dapprima all'asportazione della carne "in vivo", l'uso del VAC ed infine un nuovo intervento per ripulire la zona a fondo con innesto di pelle prelevato dal mio inguine per ricreare la porzione asportata. Nonostante questa pessima esperienza l'ironia vuole che io abbia leggermente sensibilità solo nel punto dell'innesto di pelle (che peraltro è stato fatto attecchire un po' sopra il capezzolo, creando una sorta di scalino non gradevole alla vista e che tende a limitare l'inturgidimento del capezzolo stesso), ma la sensibilità manca totalmente ad entrambe le areole (nonostante i capezzoli sotto stimolazione meccanica, o alle volte quando vogliono loro, diventino turgidi), ed a porzioni abbastanza grandi del resto del seno. Quando ho deciso di fare questo intervento sapevo a cosa potevo andare incontro, ma la probabilità che si verificasse questa totale assenza di sensibilità - che mi fa sentire come se mi mancasse totalmente una grossa parte della mia femminilità - sembrava avere più una frequenza rara, tanto che infatti in nessun forum o sito ne ho sentito parlare a sufficienza, anzi, stupendomi anche di esperienze di recupero di sensibilità in caso di ricostruzione post mastectomia.
A livello di forma i seni sono sicuramente meglio adesso rispetto al passato, anche se quello destro è più piccolo e svuotato per via della pulizia effettuata nel secondo intervento, l'areola destra è visivamente deformata a causa della cicatrice dell'innesto (per cui probabilmente dovrò fare un tatuaggio) e le altre cicatrici non sono ancora del tutto guarite.
Ho 27 anni, dall'intervento ho avuto solo due partner e per quanto cerchi di fingere od ignorare l'assenza di insensibilità o le cicatrici (che sto curando con Kaloidon Plus), mi sono trovata a fare i conti con le difficoltà dello spiegare perché ho dei segni e perché non sembro gradire troppo le attenzioni in quelle zone, finendo con lo scontrarmi con il relativo poco garbo "dell'uomo che non gradisce l'imperfezione".
So che ci sono ben poche speranze di recuperare sensibilità a distanza di due anni, ma avendo subito un altro intervento, però al volto, che mi aveva alterato fortemente la sensibilità e per cui sto avendo persino piccoli miglioramenti anche in questi mesi, a distanza di 4 anni, avendola recuperata quasi del tutto, volevo sapere se ci potesse essere una qualche speranza di poter anche solo sentire vagamente qualcosa in quelle zone prima o poi, soprattutto a fronte del fatto che i capezzoli si inturgidiscono senza alcun problema.
Lo chiedo anche a fronte del fatto che, solo di recente ed ogni tanto, quando si inturgidiscono sento dall'interno un piccolo fastidio, come un piccolo doloretto diffuso, che ho associato ad una errata trasmissione del segnale sensoriale (ma correggetemi se sbaglio). Così come - e qui me ne vergogno a scriverlo perché so di essermi fatta trasportare dalla frustrazione - mi sono resa conto che nei momenti in cui mi son pizzicata la zona con forza tale che altrove mi farebbe provare dolore, successivamente e per un periodo di tempo abbastanza lungo sento qualcosa di non meglio precisato ed a scoppio ritardato dall'interno, se ad esempio passo delicatamente un dito od un oggetto sulla zona tipicamente insensibile. Ed è una cosa che mi è capitata solo a partire da gennaio di questo anno.
Da qui non so se posso sperare in un qualche miglioramento o se c'è qualcosa che ancora posso tentare, come delle frizioni, dei massaggi...non lo so.
Mi scuso per il papiro, ma l'ultima relazione l'ho chiusa da poco ed il sapere che prima o poi dovrò riaffrontare inevitabilmente il discorso del seno con la possibilità di rivivere altre sgradevoli esperienze, mi ha fatta ricadere nella tristezza. Ed è bene che se mi devo rassegnare, io lo faccia una volta per tutte, leggendo in una volta sola i pareri di chi mi vorrà rispondere.
Grazie davvero a chi mi risponderà, è la prima volta che decido di esporre questo problema a qualcuno.