Gentili dottori, circa tre anni fa mi sono sottoposta ad un'...

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Gentili dottori, circa tre anni fa mi sono sottoposta ad un'...

Victoria  |  Visitatore  |  Campania
  • 3 risposte
Gentili dottori, circa tre anni fa mi sono sottoposta ad un'intervento di mastopessi con protesi. Il mio chirurgo ha inserito Mentor da 500 sottoghiandola. Intervento riuscito perfettamente.
Ma da un po' la protesi a destra si ribalta ( fronte retro) e oltre a crearmi un leggerissimo fastidio, mi si creano delle onde e un'asimmetria decisamente antiestetica.
Il chirurgo dice che è a causa della capsula periprotesica larga e che per risolvere devi fare un nuovo intervento e sostituire le protesi.
Sinceramente non me la sento di finire nuovamente sotto i ferri, senza contare che dovrei affrontare nuovamente delle spese che al momento non posso permettermi.
Ora mi chiedo: possibile che la capsula si sia allargata col tempo? E se non mi sottopongo in tempi brevi, posso avere altre complicanze?
Grazie
Dott.ssa Arianna Tinti M.D.  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Forlì, Bologna, Ravenna
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Il suo chirurgo ha ragione. I tessuti col tempo cedono, soprattutto se il peso non è stabile e/o la protesi è particolarmente voluminosa. Può anche rimandare l'intervento in un secondo momento, sapendo che l'eventuale ulteriore cedimento dei tessuti può rendere più frequente il fenomeno da lei già più volte osservato. Per cercare di evitarlo, indossi reggiseni maggiormente contenitivi e si astenga da massaggi energici a livello del seno
Victoria  |  Visitatore  |  Campania
  • 3 risposte
Dottoressa approfitto della sua gentilezza per porgerLe ulteriori domande: a questo punto, dovendo intervenire una seconda volta, non sarebbe meglio spostare la sede delle protesi? Attualmente sono sottoghiandola. Il chirurgo vorrebbe impiantarmi protesi da 700cc sempre nella stessa sede, ma così facendo non potrei ritrovarmi nella stessa situazione di oggi?
Inoltre è possibile aver avuto il cedimento dei tessuti da un giorno all'altro? Non avevo mai notato prima questo spostamento e asimmetria.

Grazie di nuovo

Risposta a Victoria

Dott.ssa Arianna Tinti M.D.  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Forlì, Bologna, Ravenna
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Esatto, ha centrato il problema. Personalmente sostituirei le protesi attuali con altre meno voluminose inserendole in sede sottomuscolare e associando una mastopessi (ci sono tutti gli indizi perché ne abbia bisogno). Di solito il cedimento è graduale e probabilmente era già presente un po’ di asimmetria, ma è possibile che non ci abbia prestato attenzione
Dott. Dario d'Angelo  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Napoli, Salerno
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Gentile Signora, francamente una protesi decisamente voluminosa come la sua, associata ad una mastopessi mi sembra un grossissimo azzardo. Anche se da lei non menzionato, sono certo che abbia anche una sicura recidiva della ptosi. Ogni sua protesi pesa 1/2 Kg. Tale peso si scarica tutto sulla cute della sua mammella, per di più con una ptosi corretta. Personalmente, nei casi di additiva associata a pessi, impianto sempre ke protesi in posizione sottomuscolare. In questo modo, gran parte del peso della protesi è trattenuto e scaricato sul muscolo.
Poi, mi associo alla mia collega, circa il discorso sui massaggi intensi
Victoria  |  Visitatore  |  Campania
  • 3 risposte
Gentile dottore vengo fuori da un intervento bariatrico con cui ho perso 70 kg. Quindi può immaginare quanto fosse già devastato il mio seno. (Due buste di plastica svuotate)
In sede operatoria, il chirurgo mi informa che deve impiantare le protesi sottoghiandola in quanto unico modo per riempire tutto quello spazio che, nonostante la mastopessi, sarebbe comunque rimasto.
Diciamo che io più che sottomuscolo insistevo per un dual plane. Ma assolutamente non sottoghiandola.
Ma da profana in materia mi sono affidata al chirurgo...

Risposta a Victoria

Dott. Cristiano Biagi  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Pisa, Lucca, Milano, Spresiano, La Spezia, Belluno, Padova, Pistoia, Chioggia, Vicenza
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Salve, i Colleghi che mi hanno preceduto nelle risposte sono stati assai esaustivi, sottolineando che :
1. la sede ideale della protesi sarebbe stata dietro il muscolo pettorale.
2. Il peso della protesi grava solo sulla pelle-grasso-ghiandola, perciò è normale che la tasca si sia ampliata ( e quindi che la capsula periprotesica sia più larga della diametro della protesi)
3. Il twistaggio - ribaltamento dipende dai motivi sopra menzionati
4. Deve rifare l'intervento , prima o poi, con cambio protesi e cambio piano ( in dual plane).
Un saluto
Dott. Egidio Riggio  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Milano, Palermo
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Salve, i tessuti molli in genere della mammella possono col tempo cedere, perdere elasticità, diventare più mobili. Altro fattore, può in un dato momento la protesi perdere l'aderenza preesistente con la capsula e in virtù anche di piccole quantità di liquido slittare e spostarsi. Come pure un movimento improvviso. Tutte e tre fattori insieme possono far spostare, ruotare la protesi. L'intervento non ha alcun carattere di urgenza, non può avere altre complicanze. In effetti alcune di rotazioni occasionali, a distanza dall'intervento, possono risolversi manualmente manipolando il chirurgo la protesi dall'esterno, senza intervento, per farla tornare nella posizione giusta. Sperando che non si ripete nuovamente.
Cordialmente
Victoria  |  Visitatore  |  Campania
  • 3 risposte
Gentile dottore, mi sovviene che qualche settimana fa, inciampando per strada, sono caduta (col braccio disteso) ed ho preso un colpo al fianco che ha interessato inavvertitamente anche il seno.
La caduta può aver contribuito alla lassità dei tessuti?
Come accennato alla sua collega, ho riscontrato questa asimmetria improvvisamente e di conseguenza anche il twistaggio della protesi.
Grazie ancora per l'attenzione

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