Gentilissimo dottore,
La ringrazio moltissimo per l'esauriente risposta. Sto passando delle giornate un po' difficili, anche perché il mio chirurgo mi ha detto che anche fosse non si può fare nulla e o resto così finché si può, perché l'unica alternativa è la rimozione definitiva delle
protesi. Il mio rapporto con la mastoplastica è sempre stato ambivalente, perché da un lato è stata una mia scelta fortemente voluta e dall'altro è come se non ci avessi fatto del tutto pace perché circondata da persone contrarie, giudizi, pregiudizi che hanno finito per non farmi mai sentire completamente a mio agio e mettere perennemente in discussione la cosa. Quindi ogni volta che si presenta un problema per me è una crisi esistenziale, figuriamoci a distanza così ravvicinata. Però non trovo giusto che io debba sentirmi così in trappola. Credo che sia la volta buona per lavorare definitivamente su questa cosa. Rispondendo ai suoi punti:
1. Io spero tanto sia come dice anche se temo di aver fatto qualcosa male o in modo troppo aggressivo e aver creato problemi. Tuttavia non è che sia una forzuta e forse pure in quel caso si sarebbero dovuti creare prima altri problemi;
2. Nell'attesa sono andata da un medico della asl qui, il quale mi ha detto che non sembra esserci una grossa infiammazione e che la consistenza sembra quella di un normale seno con
protesi, il che dal mio punto di vista avvalora però la mia tesi, perché conosco queste
protesi e di solito sembrano inesistenti. Mi ha anche segnato un 'ecografia e nel frattempo sto prendendo appuntamento con un chirurgo di qua;
5. Mi sto facendo una cultura di studi e papers (ahah, sono quasi al dottorato qui, ormai sono pane quotidiano per me) e mi pare che in effetti il tentativo con meno effetti collaterali potrebbero essere proprio gli ultrasuoni;
6. Questa degli antiasmatici è una possibilità, ma in questo caso credo di dovermi far prescrivere tutto da un medico qui, perché non sembrano proprio una sciocchezza. Io non sono una persona che di solito ha effetti collaterali rari, ma questa storia del seno invece sembra essere l'eccezione che conferma la regola.
Le
protesi lisce sono state scelte dal chirurgo, io penso più dopo lo scandalo delle Allergan testurizzate,
protesi che io avevo tra l'altro, e che in realtà sono stata contenta di togliere per metterne di meno rischiose da questo punto di vista (questa cosa della contrattura mi è sembrata una cosa remota, visto che in 8 anni di Allergan con molte più sollecitazioni e una
protesi rotta non mi si è mai creata!). Ed è lo stesso motivo per cui mi spaventano un po' quelle in poliuretano, oltre al fatto che c'è chi dice che il rilascio della lamina nell'organismo possa essere tossico. Le hanno in ogni caso inserite a mia sorella per un problema di seno tuberoso ed è il suo chirurgo che mi aveva parlato di antibiotici, anche se non ho ancora capito se dopo i 10 anni diventano lisce comportandosi come le altre.
È stato di grandissimo aiuto avere una risposta così esauriente, la ringrazio molto, anche perché al momento mi sto sentendo un po' sola.
Un caro saluto anche a lei.