Protesi testurizzate aderite ai tessuti

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Protesi testurizzate aderite ai tessuti

missbau  |  Visitatore  |  Lazio
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Cari dottori, io ho le protesi testurizzate. E vorrei chiedere la vostra opinione.
Nel caso delle protesi perfettamente aderite ai tessuti, quindi in una condizione in cui la capsula e la protesi formano un corpo unico (so che succede solo per forse la metà dei casi purtroppo), .......questo abbasserebbe al minimo il rischio delle complicanze come late seroma, linfoma alcl, ecc. dato che non si crea la frizione tra le due superfici e non avviene la conseguente irritazione della capsula con le relative risposte avverse?
Si abbassa così anche il rischio di contrattura capsulare considerando che non c'è fisicamente spazio tra la protesi e la capsula, per l'insorgenza di infezioni?

Grazie mille
Dott. Gianluca Campiglio  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Milano
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Buongiorno Signora,
purtroppo il meccanismo di insorgenza di complicazioni anche serie come l'ALCL non è ancora noto. Esistono diverse ipotesi ma nulla di definitivo. Certamente una buona adesione ai tessuti circostanti riduce il rischio di altri problemi come ad esempio la rotazione della protesi (se anatomica). Per il resto ancora pochi dati se non che al momento non esistono casi certi di ALCL riferibili a protesi a superficie liscia. che quindi sembrano essere le più sicure da questo punto di vista. Cordiali saluti
missbau  |  Visitatore  |  Lazio
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Grazie mille

Risposta a missbau

missbau  |  Visitatore  |  Lazio
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Dottore, come protesi "lisce" si possono considerare anche le protesi nanotesturizzate come Motiva? Grazie

Risposta a missbau

Dott. Gianluca Campiglio  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Milano
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No le protesi nano testurizzate non sono lisce come dice anche la parola stessa. Cordiali saluti
Dott. Egidio Riggio  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Milano, Palermo
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Buongiorno,
con le protesi testurizzate ben aderenti alla sua capsula, si impediscono le frizioni, si riducono le contratture capsulari rispetto alle protesi lisce o alle protesi che non hanno aderito e formato una doppia capsula. Questo è accertato.
Riduce la possibilità di un late sieroma, sieroma tardivo benigno, sì, è molto probabile se aderiscono bene (a volte l'aderenza può essere parziale e non completa).
Non ci sono studi che hanno valutato protesi testurizzate ben aderenti e non e il loro impatto differenziato su ALCL, che io sappia.. Chiaramente quando si instaura un sieroma da ALCL (uno su 5 sieromi tardivi circa) non vi è più aderenza.
La microinfezione da contaminazione batterica è la più gettonata causa della contrattura capsulare ma non l'unica.
Spero di esserle stato utile. Saluti.
missbau  |  Visitatore  |  Lazio
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Grazie mille. Da questo mi risulta, d'altra parte, che invece le protesi testurizzate NON ADERENTI (o parzialmente) rappresentano maggior rischio per quasi tutte le complicazioni.....uffa è quindi cruciale se queste aderiscono o no.

Risposta a missbau

Dott. Egidio Riggio  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Milano, Palermo
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Non è cosi cruciale nella pratica. Ovvero... se il suo seno mantiene una buona elasticità e la tasca è rimasta stretta dal tempo della chirurgia (vale a dire le protesi non si spostano significativamente ai movimenti del corpo o alle manipolazioni), il fatto che non siano aderenti non comporterà un reale rischio aumentato di rotazione ad esempio. Questa è la mia esperienza di ampio utlilizzatore di protesi anatomiche per quasi 30 anni.
Tenga conto che anche le protesi rotonde, lisce, possono dislocarsi o ribaltarsi facilmente causando rotazione.

Risposta a Dott. Egidio Riggio

missbau  |  Visitatore  |  Lazio
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Grazie mille. La penso ugialmente. 👍
Dott. Carlo Magliocca  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Roma
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Carissima, vorrei poterla tranquillizzare ma non posso. Non posso tranquillizzarla perché, a oggi, non abbiamo ancora contezza sul meccanismo d’insorgenza del linfoma anaplastico. La letteratura internazionale concorda che la malattia incorra più frequentemente in pazienti che abbiano presentato episodi recidivanti di sieroma freddo ma, per esempio, io ho operato una paziente che aveva la malattia senza mai aver avuto un sieroma ma solo una contrattura capsulare. Certo, il fatto che le indagini strumentali alle quali si è certamente sottoposta dicano che la protesi abbia “effetto velcro” con i tessuti circostanti e non ci sia siero è un bene ma non una certezza. Il mio personale consiglio è di eseguire tutti gli anni un esame ecografico e una visita Senologica.
#iorestoacasa#
Un caro saluto
Carlo Magliocca
Specialista in chirurgia plastica e estetica dal 1985
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Studio: XXXXXXXXXX
Cell: XXXXXXXXXXX
missbau  |  Visitatore  |  Lazio
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Certamente. Grazie mille

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