Proiezione protesi

In caso di torace stretto in genere sono più indicate protesi con base stretta, in modo che i contorni delle protesi non si notino nelle zone meno spesse del torace ( i lati esterni e in prossimità dello sterno), preferendo, quindi, a parità di volume, proiezioni alte, in modo che il risultato si noti. Questa, però, non è una regola fissa, perchè si deve anche tenere presente che nella scelta delle protesi vanno valutati tanti altri dettagli (tipo di ghiandola, di pelle e di sottocute, spalle, altezza, peso, ecc., oltre alla tecnica di inserimento), particolari che un chirurgo certamente considera prima di proporre un certo modello protesico. Si lasci consigliare da un chirurgo plastico della sua zona.
Cordiali saluti
dott.ssa Arianna Tinti
http://www.ariannatinti.it/

senza una visita non c'è una risposta. torace stretto vuol dire tutto e niente.

Senz'altro un alto profilo mentre eviterei profili extra-proiettati (più alti ancora) in quanto spesso portano a deformazione della mammella per rotazione della protesi. Cordiali saluti

faccia una visita e trovera' tutte le risposte
saluti
nicola catania

Nemesi potrei scrivere un libro su questo! È una domanda intelligente e necessita di una risposta articolata. Le protesi anatomiche sono gli impianti più indicati per la correzione di toraci o mammelle “difficili” perché potendo essere disponibili in tre dimensioni diverse, base altezza e proiezione, possono garantire una correzione ottimale e XXX misura per la paziente. È come un sarto che confeziona un abito personalizzato.Il chirurgo, per poter scegliere una protesi, esegue, sul torace della paziente, tante e tante misurazione. Semplificando. La prima misura è la distanza tra il giugulo ed il capezzolo. Se ci troviamo di fronte ad una paziente longilinea con una distanza giugulo capezzolo superiore ai 18/20 cm è preferibile utilizzare protesi che sviluppino una buona altezza per poter garantire il corretto riempimento della parte superiore del torace. La seconda misura importante e’ presa tra la linea mediana dello sterno (emisternale) e la linea che passa nel bordo laterale della mammella (torace largo o torace stretto). Questa misura permette di scegliere la misura della base della protesi anatomica che possa garantire il corretto riempimento della base del torace avvicinando quanto più le mammelle. La terza misura è la valutazione dell’elasticità cutanea per poter scegliere la proiezione della protesi anatomica. Questa è una valutazione prettamente clinica e va fatta con attenzione. Insomma è un discorso un po’ articolato ma, le assicuro, con le protesi anatomiche di riescono ad ottenere risultati impensabili rispetto alle protesi rotonde. È davvero un intervento sartoriale “su misura” per ogni paziente.
Spero di essere stato esaustivo e chiaro e se desidera sono a sua disposizione anche solo per un consiglio.
Carlo Magliocca
Specialista in chirurgia plastica e estetica dal 1985
Presidente eletto della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva e estetica