Carissima,
La medicina e la chirurgia non sono scienze esatte, le variabili sono tantissime e quindi generalizzare è impossibile.
Se si ha una rotazione di
protesi anatomiche e la capsula periprotesica non presenta particolari problemi, è preferibile inserire delle
protesi tonde perché utilizzare nuovamente le atomiche renderebbe obbligatoria la capsulectomia (rimozione della capsula perché altrimenti i nuovi impianti non aderirebbero alla capsula col rischio di una nuova rotazione) che è un intervento più complesso di una semplice sostituzione.
Ovviamente se la paziente insiste per avere ancora le anatomiche si effettua la capsulectomia. Oppure si inseriscono senza effettuarla, informandola del forte rischio di un nuova rotazione.
La
protesi tonda che si gira su se stessa (flipping ) è un evento molto raro (a me non è mai successo) ma possibile se si usano
protesi ad altissima proiezione e si fa una tasca troppo larga.
È evidente che se si realizza correttamente la tasca, il rischio di rotazione delle anatomiche è molto basso ma quando si parla con una paziente prima di un intervento bisogna prospettare chiaramente questa possibilità in modo che non abbia poi delle spiacevoli sorprese. Personalmente ho avuto pochissimi casi di rotazione ma le pazienti a cui ho dovuto dire che dovevano essere rioperate erano tutt’altro che felici. Bisogna anche considerare che una lieve rotazione spesso non si nota e mi è capitato di vederne diverse in casi di sostituzione
protesi senza un’apparente rotazione.
La testurizzazione previene la rotazione fino a un certo punto. Come noto, una testurizzazione troppo aggressiva ha generato il problema della doppia capsula che facilitava ancora di più la rotazione.
Sicuramente con l’uso di impianti molto asimmetrici (anatomiche ad altissima proiezione con più volume nel polo inferiore) si hanno minori rischi proprio per la loro forma sbilanciata col polo inferiore che tende sempre a stare in basso.
Per quanto riguarda i suoi ultimi quesiti, ribadisco ancora che la rotazione (flipping) delle tonde è un evento molto raro, ovviamente in mani esperte perché un chirurgo poco capace non usa sicuramente le anatomiche ma non posiziona bene neanche le tonde. Ma le complicanze, sebbene in un basso numero di casi, le hanno anche gli esperti, per semplici ragioni statistiche.
La “risistemazione della tasca” non è necessaria se la prima tasca è stata fatta bene ma spesso non è neanche utile per evitare la rotazione protesica in caso di sostituzione. L’unica possibilità di riinserire degli impianti anatomici è quella di effettuare la capsulectomia.
Aspirare il siero intracapsulare, se è molto poco come in genere accade, è tecnicamente impossibile per il rischio di bucare la
protesi.
L’ultima spiaggia per ridurre quasi a zero il rischio di rotazione è l’uso delle
protesi rivestite di poliuretano ma anche in questo caso è necessaria una capsulectomia, almeno parziale.
Riassumendo, ogni caso deve essere valutato singolarmente in base alle sue caratteristiche e all’esperienza del chirurgo e l'uso delle tonde in sostituzione delle anatomiche ruotate ha una sua logica.
Cordali saluti
Dott Francesco Alia