Correggere un seno troppo alto

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Correggere un seno troppo alto

Giu27  |  Visitatore  |  Sardegna
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Gentili dottori, ho letto esperienze di diverse donne che raccontano che la misura del loro torace (sottoseno) è diminuita dopo l'intervento di mastoplastica.volevo chiederVi: in questi casi è stato abbassato il solco mammario? In cosa consiste l'abbassamento? È una cosa fattibile in linea di massima? Chiedo a Voi perché ho letto pareri contrastanti in merito.sono interessata perché attualmente vedo il mio seno oltre che piccolo anche troppo alto ( distanza tra capezzoli e clavicola è di circa 15 cm) e se le protesi venissero inserite mantenendo tale altezza temo che il risultato non mi piacerá.. ho notato dalle foto che è una cosa spesso si fa, ma alcuni chirurghi sostengono che non sia possibile. Grazie per i Vs preziosi chiarimenti e per il tempo a me dedicato! Ps: Vi allego una foto di un caso simile al mio,con un risultato che non è di mio gusto: credo (parlando da profana) che in questo caso non si sia abbassato il solco; sarebbe stato possibile invece nserire la protesi più in basso per otttenere un risultato simile a quello della seconda foto?
Dott.ssa Arianna Tinti M.D.  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Forlì, Bologna, Ravenna
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Gentile Giulia,
perché le protesi siano correttamente posizionate si deve fare in modo che la loro parte più proiettata venga a cadere dietro alla parte generalmente più proiettata del seno, cioè di solito il capezzolo o poco più in basso. Qualora la protesi da inserire sia media o grande è praticamente obbligatorio abbassare il solco per crearne uno nuovo, altrimenti la parte più proiettata della protesi non riesce a rimanere dietro il capezzolo, mettendo, perciò, in evidenza la metà superiore del seno, che appare troppo piena rispetto a quella inferiore. Questi piccoli "trucchi" del mestiere vengono sempre messi in atto quando è necessario ( come probabilmente dovrebbe essere fatto nel Suo caso), in modo da cercare di avere un risultato ottimale.
Cordialità
dott.ssa Arianna Tinti
http://www.ariannatinti.it/
Dott. Francesco Alia  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Milano, Cagliari
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Carissima,
leggere troppo e guardare troppi siti e fotografie può creare una grande confusione. Voglio però chiarire alcuni concetti che possono essere utili sia a lei che ad altre lettrici. Partendo dal presupposto che l'apice della protesi deve essere posto in corrispondenza del capezzolo o leggermente più basso (a seconda dei gusti e delle protesi scelte) è chiaro che se il margine inferiore della protesi non corrisponde al solco mammario, quest'ultimo deve essere abbassato. Se possibile è preferibile non spostarlo ma se si devono inserire impianti di un certo volume in mammelle molto piccole o addirittura tuberose l'abbassamento del solco è obbligatorio.
Un altro concetto da chiarire è quello sul posizionamento del complesso areola capezzolo (CAC): aumentando il volume del seno, inevitabilmente il CAC si posiziona più in alto e la distanza giugulo-capezzolo diminuisce. Il CAC non può essere abbassato e ciò è facilmente intuibile.
Nelle foto che ha postato si vede il prima e dopo di una mastoplastica (quella che non le piace) con inserimento di protesi verosimilmente tonde posizionate un po'' alte con insufficiente abbassamento del solco (i capezzoli guardano basso). Le foto "pre" sono più piccole, probabilmente per fare apparire il risultato "post op" di maggiori dimensioni. La paziente nelle foto è poi completamente diversa da lei (se non ricordo male), sopratutto per quanto riguarda l'altezza. Protesi di quel volume, e oltretutto tonde, per lei sarebbero enormi.
La misurazione con le braccia alzate che facemmo durante la visita (ricorda?) serve a determinare con buona approssimazione la nuova posizione del CAC dopo l'inserimento delle protesi che sarà inevitabilmente più alto. Anche le foto del secondo caso (quella che le piace)sono sproporzionate: il pre è più piccolo del post quindi il CAC le sembra più basso ma non è così. Inoltre, secondo il mio modesto parere e per quanto si vede nella sola visione frontale, la protesi è un po'' bassa, proprio per ridurre il volume nel polo superiore in un caso dove sono state usate protesi tonde e in cui con le anatomiche si sarebbe sicuramente ottenuto risultato migliore.
Per concludere, per ottenere un risultato ottimale e naturale in pazienti come lei, come le ho già detto, è preferibile usare protesi anatomiche e, se proprio si preferiscono le tonde, è necessario non esagerare col volume e rispettare le proporzioni con le dimensioni del torace.
Cordiali saluti
FA
Dott. Alberto Peroni Ranchet  |  Premium member  |  Gallarate, Milano, Como
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Gent.Giulia,
gli esempi che ha postato si differenziano solo per la posizione delle protesi, che nel primo caso sono più piccole e sono state posizionate un po' più in alto e quindi danno volume più nella parte alta, mentre nel secondo esempio, essendo le protesi più grandi, per farcele stare è stato abbasssato il solco sotto mammario. Quello che non si può modificare è la posizione dell'areola, per cui l'abbassamento non è reale. Tenga presente anche la tecnica di inserimento, perchè con la dual plane, che è oggi la più usata, il seno nel tempo si abbassa.
Cordiali saluti dr.Peroni Ranchet
Dott.ssa Cristina Bona  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Bologna
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Gentile Giulia,
concordo col suo giudizio sui casi che ha inviato. Certo che è possibile spostare il solco sottomammario! Spesso è imprescindibile. Chiaramente, spostare il solco comporta il rischio di complicanze come il dubble bubble o di asimmetrie. Il chirurgo a cui si affiderà le spiegherà cosa significa e adotterà la tecnica migliore per il suo caso. Cordiali saluti dr.ssa Cristina Bona

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