Rinosettoplastica

Le informazioni contenute nelle discussioni del forum di Estheticon non possono assolutamente sostituire la consulenza individuale, l’anamnesi o la visita medica. Non possono condurre né a una diagnosi, né a una modalità di terapia da seguire.

Rinosettoplastica

Nenna  |  Visitatore  |  Lombardia
  • 5 risposte
Salve, chiedo gentile consiglio ai professionisti presenti, esponendo il mio caso. Premetto che so già che il naso per una completa guarigione ha bisogno di mesi /anni e che i migliori consigli debba darmeli il mio chirurgo, ma se sono qui a scrivere quanto segue è perché si tratta di problematiche che non penso si risolvano col passare dei mesi ed è venuta a mancare fiducia nei confronti del chirurgo che mi ha operata. Due mesi fa sono stata operata di rinosettoplastica, inizialmente optavo per una semplice rinoplastica ma a seguito di una tac massiccio facciale ho deciso di risolvere le problematiche funzionali che aveva il mio naso, tenendo conto però che queste non mi avevano mai causato problemi di nessun tipo. Sin dalla rimozione del gessetto, che è stata nel mio caso a dir poco traumatica e dolorosissima, si è presentata una minuscola pallina al lato del naso nella zona alta della piramide nasale, sentita solo al tatto....con il passare dei giorni questa pallina è diventata molto visibile anche esternamente ma da ignorante più che pensare ad una sua crescita penso l effetto sia stato dovuto al sgonfiarsi del naso.....premetto che essendo stata operata all'estero i controlli finora effettuati si sono basati su videochiamate e foto, il mio chirurgo affermava che questa pallina, da me riferita come dura non mobile, sarebbe stato un cumulo di cartilagine e che avrei dovuto con i massaggi pressori spingerla internamente. Dopo una settimana mi è stato detto invece che forse si trattava di un callo osseo e avrei comunque dovuto continuare con i massaggi....non convinta del tutto decido di eseguire una tac di controllo e ahimè scopro, a quel che pare correggetemi, che la pallina non è un cumulo di cartilagine ma un frammento osseo e peggio ancora che la parte funzionale per la quale avevo deciso di operarmi è rimasta tale e quale alla precedente.
Alla luce di ciò il chirurgo, mi propone:
Pallina di cartilagine/ callo osseo - iniezione di cortisone
Frammento osseo _ farlo rientrare in asse manualmente con sua pressione manuale dato che è ancora passato poco tempo dall'intervento o addirittura scalpellarlo dopo anestesia locale, ma ho categoricamente rifiutato. Ci siamo date come tempo tre mesi per capire cosa fare. Ovviamente ho deciso che qualsiasi fosse la situazione stabilita non agirò con nessun trattamento prima dell'anno. Chiedo a voi: Visionando la tac e la foto di cosa potrebbe trattarsi? È un bene che io continuo a spingere internamente la parte che sporge come consigliatomi dal chirurgo? È possibile risolvere la situazione escludendo una secondaria e magari optare per una limatura o altro di non invasivo? Quanto è quando possa essere efficace la puntura di cortisone proposta ed eventualmente quando sarebbe più opportuno eseguirla se anche a distanza di mesi possa comunque avere benefici? Come agireste? E in ultimo, io sarei propensa soltanto a sistemare la parte estetica e non funzionale poiché come detto voglio evitare una secondaria, secondo voi, ovviamente fermo stante che la situazione non mi crea problemi a respirare, sarebbe una soluzione saggia? Preciso che questa sporgenza di sente sempre ma è più visibile quando si arrossa il viso magari quando mi sento più accaldata si nota molto di più, penso per discromia cutanea e preciso anche che quando spingo con i polpastrelli pare rientri un po', non so se sia la pelle che attorno spinta anche essa crea un effetto ingannevole ma successivamente la ritrovo come prima. Vi ringrazio anticipatamente e spero possiate aiutarmi.
Prof. Carlo Grassi  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Firenze, Roma, Milano, Montecatini Terme, Lucca
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Diciamo subito che i massaggi e le pressioni non possono avere alcun effetto positivo sulla sporgenza che avverte nella parte alta della parete laterale del naso, mostrata nella foto a destra. Come è stato rilevato dalla TAC il problema pare dovuto ad una erronea posizione della frattura basale dell'osso nasale che è stata fatta più in alto del dovuto. Il margine dell'osso nasale sporge e crea questa "pallina". Fare quindi iniezioni di cortisone non serve a niente. Il difetto può essere corretto rifacendo la frattura questa volta nella giusta posizione. Le consiglio quindi di aspettare. Rivolgersi ancora al Chirurgo che l'ha operata mi pare oltre che inutile imprudente. Del resto questi mi pare non voglia riconoscere la natura del problema. Si rivolga quindi nella sua città ad una persona affidabile. Lasciarsi tentare da offerte "convenienti" e farsi operare fuori dall'Italia alla fine si rivela una scelta sbagliata.
Nenna  |  Visitatore  |  Lombardia
  • 5 risposte
D'accordo allora attenderò il passare dei mesi , l assestarsi delle ossa nasali in definitiva e dopo opterò per un eventuale secondaria ....approfittandone della sua gentile risposta e disponibilità le chiedo inoltre se i rischi di insuccesso sono maggiori in una secondaria e da cosa essi dipendono, cosìcome eventualmente dei benefici? E soprattutto l'intervento e il post saranno complessi quanto il post dei una rinosettoplastica primaria dato che penso si tratti di un "lavoro" minore stavolta non più una rinosettoplastica ma creare una frattura riparatoria alla precedente se così si voglia chiamare

Risposta a Nenna

Prof. Carlo Grassi  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Firenze, Roma, Milano, Montecatini Terme, Lucca
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I rischi di insuccesso sono legati alla qualità del reintervento. Se il problema come penso è dovuto ad una sede impropria della frattura laterale rifarla in modo corretto risolverà la cosa. Il postoperatorio sarà più rapido e meno fastidioso.

Risposta a Prof. Carlo Grassi

Nenna  |  Visitatore  |  Lombardia
  • 5 risposte
La ringrazio, si è la medesima cosa che mi è stata detta dal chirurgo che mi riopererá l anno prossimo ...la ringrazio della disponibilità e per aver condiviso la sua preziosa conoscenza
Dott. Luca Zattoni  |  Basic member  |  Chirurgia Estetica  |  Milano, Cantù, Premana, Vigevano
  • 467 risposte
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deve farsi visitare di persona e decidere cosa fare. sicuramente adesso è meglio aspettare un assestamento e prevedere in futuro un secondo intervento. limare l'osso non è indicato.
Nenna  |  Visitatore  |  Lombardia
  • 5 risposte
Il problema è che ormai ho perso di fiducia quindi qualsiasi soluzione mi viene proposta non riesco ad accettarla come veritiera al 100/, se non ovviamente quella di optare ahimè ormai mi pare di aver capito, per una secondaria...un chirurgo giorni fa mi ha consigliato di affidarmi a chi mi ha operata, un altro mi ha detto in consulta che si potrebbe limare, chiedo a lei perché non sarebbe secondo la sua esperienza indicato? Così da capire anche io il perché data la mia ignoranza in materia ,ed il chirurgo che mi ha operata come già detto non penso abbia nemmeno idea di cosa poter effettivamente fare tranne che appunto discolparsi o comunque camuffare l'effettiva situazione....qui sto cogliendo altri pareri a quanto vedo abbastanza sulla stessa linea di pensiero che al contrario di quanto si possa pensare non mi creano confusione ma piuttosto danno maggiore consapevolezza....la ringrazio

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Sono Davide di Torino, 51 anni, sono stato operato dal professor Carlo Grassi nella clinica di Pistoia il 27 settembre 2024. Voglio raccontare la mia esperienza perché prima dell’intervento leggere le recensioni degli al... Di più 

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