Mastopessi dopo la mastoplastica additiva

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Mastopessi dopo la mastoplastica additiva

marryme8  |  Visitatore  |  Lombardia
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Gentilissimi,
sono una donna di 40 anni, 176 cm di altezza,, 80 kg, corporatura giunonica.
Dopo la prima mastoplastica addittiva per ptosi effettuata nel 2004 con eurosilicone crystalline paragel 500 cc low profile, devo purtroppo provvedere alla sostituzione delle protesi per sospetta rottura evidenziata da RMN.
Mi e' stata prospettata mastopessi con cicatrice periareolare e verticale.
Io sono fortemente propensa ad evitare le cicatrici verticali, eseguendo una sola periareolare, pur se il seno rimarra' un po' piu' basso e meno proiettato.
Allego foto del mio seno ad oggi.
Le mie domande per Voi, a cui spero risponderete, sono:
Effettuando una mastopessi periareolare
1 - il raggrinzimento della pelle attorno ai capezzoli che si avra' nel postoperatorio scomparira' nel tempo o potrebbe permanere?
3 - semmai permanesse, come si puo' intervenire per correggere questo inestetismo (possibilmente in modo poco invasivo)?
3 - esiste un tipo di protesi che potrebbe favorire la spinta in avanti e la scomparsa del raggrinzimento della pelle attorno ai capezzoli?
4 - dove e come posizionereste le protesi per favorire un buon risultato?
5 - considerata la mia corporatura possente, mettereste protesi 500 cc o piu' piccole e con che profilo? Anatomiche o rotonde?
Dott. Dario d'Angelo  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Napoli, Salerno
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Salve, le rispondo nell'ordine: 1- il raggrinzamento solitamente scompare totalmente. 2- qualora rimanesse (ma è davvero difficile) è possibile ipotizzare una revisione chirurgica in anestesia locale o un trattamento laser 3- le consiglio di utilizzare una protesi ad alta proiezione o una protesi conica 4- le protesi vanno posizionate, a mio giudizio, obbligatoriamente in sede retromuscolare o, al massimo, retro fascialo. In questo modo otterrà un risultato più stabile nel tempo. Posizionare delle protesi, peraltro di peso importante in sede retroghiandolare la esporrebbe nel tempo ad una sicura recidiva della ptosi 5- vanno bene protesi di volume simile a quelle attuali ed impianterei protesi tonde. Nella sua situazione sono in grado di garantirle un risultato naturale. Cordialità, Dott. Dario d'Angelo Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Dir. I livello U.O. Di Chirurgia Plastica e Centro Ustioni - Ospedale "A. Cardarelli" - Napoli XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Dott.ssa Arianna Tinti M.D.  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Forlì, Bologna, Ravenna
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Gentilissima,
in linea di massima sono d'accordo con il collega che Le ha proposto la correzione del seno mediante mastopessi con cicatrice anche verticale, in quanto questo metodo darebbe un risultato sicuramente migliore, sia dal punto di vista estetico che di durata nel tempo. Comunque sia, nel caso Lei accetti solo una cicatrice periareolare, propenderei per inserire protesi di volume simile a quelle che ha già, in sede sottomuscolare, per garantire una maggior tenuta nel tempo, tonde e molto proiettate, in modo da distendere il più possibile la pelle eccedente. Normalmente le pieghe cutanee che si formano intorno all'areola si distendono nel giro di poche settimane e, nel caso ne rimangano alcune, si può eseguire una correzione in anestesia locale.
Auguri!
Dott. Sergio Delfino M.D.  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Roma, Napoli, Ischia, Caserta
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Gentile utente,
ritengo che nel suo caso, a causa del grado di ptosi, del volume mammario raggiunto e dell'eccesso di cute presente, sia controindicata la mastopessi round-block. Si tratta infatti di una tecnica che è valida per situazioni molto diverse dalla sua e se lei, per evitare una cicatrice verticale (che con il tempo tende a vedersi davvero poco) costringesse il suo chirurgo ad eseguire questo tipo di intervento, potrebbe molto probabilmente trovarsi alla fine con una mammella davvero poco attraente. Infatti non si tratta solo di avere un seno solo un po' più basso e meno proiettato, ma di ritrovarsi con una mammella davvero bruttina, che la costringerebbe dopo pochi mesi ad un nuovo intervento. Si lasci guidare dai consigli e dalle indicazioni dei professionisti del settore, è meglio una cicatrice in più, che un seno deforme.
Per il resto io utilizzerei delle protesi più piccole (massimo 350cc) e, dovendo eseguire una mastopessi verticale, che dà una ottima spinta in avanti al seno, di forma rotonda con piano di inserimento sottofasciale (se al momento i suoi impianti sono posizionati sottoghiandola, altrimenti sottomuscolare). Per il raggrinzamento non ci sono problemi se non esegue la tecnica round-block.
Cordiali saluti
Dottor Sergio Delfino
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
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LaCLINIQUE of Switzerland®  |  Premium member  |  Lugano, Locarno, Zurigo Milano, Torino, Napoli
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Buongiorno Signora,
preliminarmente riteniamo che la tecnica chirurgica migliore da adottare sia sempre quella più idonea alla morfologia del soggetto operando, e non sempre può essere posta un'alternativa nella scelta della tecnica, se vogliamo ottenere un bel risultato duraturo nel tempo.
Nel caso specifico, premesso che una corretta valutazione dovrebbe essere fatta in sede di visita, la presenza di una ptosi piuttosto importante del seno (tendenza del suo seno a scendere verso il basso a causa della gravità), unitamente alle dimensioni del seno stesso, non sembrano propendere per una mastopessi con cicatrice periareolare (la cosiddetta round block molto utilizzata e con ottimi risultati in altre situazioni).
Non riteniamo che le cicatrici possano costituire un problema, oggi, grazie all'utilizzo di materiali più moderni, si notano molto meno e, eventualmente, ci sono altre soluzioni non invasive che riducono o fanno sparire totalmente questo piccolo inestetismo.
Con questa tecnica già il raggrinzamento non esiste più e rispetto al round block abbiamo una proiezione in avanti molto più evidente.
Per il posizionamento delle protesi, conviene essere il più conservativi possibile, quindi o retro fasciale o, meglio, sottomuscolare.
Per quanto riguarda infine le dimensioni e il tipo di protesi, come prassi durante la visita specialistica utilizziamo il software Crisalix 3D, con il quale effettuiamo una ricostruzione tridimensionale che, con un'attendibilità di circa il 90%, ci può far veder i risultati dopo l'intervento. In questo modo possiamo selezionare forme e dimensioni delle protesi, potendo scegliere il risultato migliore e più gradevole.
Le ricordiamo che presso il nostro Centro di Lugano la visita specialistica e le ricostruzione tridimensionale è gratuita e senza impegno.
Il nostro Centro opera sia in Svizzera che in Italia e se desidera effettuare un consulto gratuito può telefonare al +  4191... Visualizza il numero 41919227313  Numero di telefono oppure inviare una mail a info@lacliniqueofswitzerland.ch
Grazie e Buon Natale
Dott. Francesco Alia  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Milano, Cagliari
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Carissima,
come lei sa, ci siamo già visti due volte ma voglio risponderle ancora una volta in questo forum perché l'argomento potrebbe interessare altre persone con la sua problematica. Come ha potuto leggere, tutti gli specialisti che le hanno risposto le hanno proposto la mastopessi verticale come unica/migliore soluzione con i motivi che le avevo già spiegato durante i nostri incontri. Vorrei aggiungere che non è escluso che si possa provare a fare una pessi periareolare o addirittura cambiare le protesi senza risollevare il seno. Queste soluzioni produrrebbero però un risultato insoddisfacente che la porterebbe ben presto a desiderare un secondo intervento migliorativo che, ovviamente, consisterebbe nella pessi che non ha voluto fare nel primo intervento. La pessi periareolare con protesi anatomiche grandi e iperproiettate potrebbe essere una soluzione ma renderebbe necessaria una capsulectomia o una nuova tasca che sono evitabili con la pessi verticale che in un caso come il suo darebbe anche un risultato migliore.
Riassumendo, la migliore soluzione è la sostituzione delle protesi con impianti più piccoli e la mastopessi verticale. Tutte le altre opzioni con meno cicatrici, si possono comunque attuare se lei ha voglia di accontentarsi di un risultato scadente o è disposta eventualmente a sottoporsi a un secondo intervento per migliorare l'aspetto del suo seno.
Spero che questi chiarimenti le siano utili.
F. Alia
lady  |  Visitatore  |  Abruzzi
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Salve marry, io ho fatto mastopessi 2 anni fa con taglio periareolare e verticale e ti posso assicurare che oggi non si vede piu nulla. Però devi curare le cicatrici appena riemarginate con apposite creme cicartizzanti tipo mederma e non esporti al sole fino a quando non sono completamente scomparse.
Il raggrinzimento intorno al capezzolo è durato molto ed ho avuto molta paura tanto che mi ero già mossa per poter fare qualcosa chirurgicamente ma poi con il tempo e la pazienza è tornato a posto da solo.
Ciao e Buon Natale
campanellino  |  Visitatore  |  Piemonte
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Ciao Marryme,io a novembre 2014 mi sono sottoposta ad una mastopessi additiva con taglio periareolare e verticale,a marzo ho fatto revisione. Ti assicuro che man mano che il tempo passa le cicatrici si fanno meno visibili,basta seguire i consigli del chirurgo applicando prodotti o cerotti che ci consiglia chirurgo. Meglio una cicatrice in più e non dover rifare dopo poco tempo intervento. Ti auguro buon Natale e buone feste a te e i tuoi cari

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