Mastoplastica in anestesia locale
Buongiorno,
parto da una taglia prima e dopo 2 gravidanze ad allattamento fino ai 9 mesi mi ritrovo un seno svuotato con il capezzolo che "cade".
L'unico dubbio che ho nell'affrontare l'intervento di mastoplastica addittiva riguarda l'anestesia: prima delle gravidanze ho avuto un piccolo intervento con anestesia totale (per una ragade anale ) che al risveglio mi ha dato complicazioni con la vescica. Infatti al risveglio pur sentendo lo stimolo della pipì non riuscivo a farla. Duranti i 2 parti poi con l'epidurale si è ripresentato lo stesso problema alla vescisa cioè difficoltà ad urinare.
Esiste la possibilità di un intervento di mastoplastica addittiva in anestesia locale? Se sì voi lo consigliate oppure si tratta di un intervento doloroso e traumatizzante?
Il vostro parere potrà suggerirmi a che specialista affidarmi.
grazie per le vostre risposte
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Gentilissima,
personalmente sconsiglio sempre l'esecuzione di un intervento di aumento del seno in anestesia locale, soprattutto quando, come probabilmente nel Suo caso, si debba associare anche una mastopessi per sollevare il complesso areola-capezzolo. Questo perché la quantità di anestetico locale che si dovrebbe utilizzare sarebbe molto vicina alla dose tossica e, inoltre, è una pratica che andrebbe associata a sedazione, perciò con un uso di altri farmaci variamente combinati tra loro per farla rimanere sufficiente tranquilla durante tutta l'operazione. Per questi motivi l'anestesia generale rimane il metodo migliore e più sicuro, ma è ovvio che bisogna parlare con l'anestesista dei disturbi che ha riferito avere avuto in passato , in modo che si possa trovare insieme la soluzione migliore.
Cordialità
dott.ssa Arianna Tinti
http://www.ariannatinti.it/
personalmente sconsiglio sempre l'esecuzione di un intervento di aumento del seno in anestesia locale, soprattutto quando, come probabilmente nel Suo caso, si debba associare anche una mastopessi per sollevare il complesso areola-capezzolo. Questo perché la quantità di anestetico locale che si dovrebbe utilizzare sarebbe molto vicina alla dose tossica e, inoltre, è una pratica che andrebbe associata a sedazione, perciò con un uso di altri farmaci variamente combinati tra loro per farla rimanere sufficiente tranquilla durante tutta l'operazione. Per questi motivi l'anestesia generale rimane il metodo migliore e più sicuro, ma è ovvio che bisogna parlare con l'anestesista dei disturbi che ha riferito avere avuto in passato , in modo che si possa trovare insieme la soluzione migliore.
Cordialità
dott.ssa Arianna Tinti
http://www.ariannatinti.it/
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Gentilissima,
Troppo spesso e per molti interventi l'anestesia generale viene vista come pericolosa e fastidiosa mentre l'anestesia locale sembra essere semplice e priva di rischi. Ma non è così. Per alcuni interventi, come la mastoplastica additiva, la generale è più sicura mentre la locale deve inevitabilmente essere associata a sedazione a meno che la paziente non abbia una notevola capacità di sopportazione del dolore. E anche la sedazione, nella mastoplastica additiva, non garantisce la tranquillità che si ha con l'anestesia generale che permette al chirurgo di lavorare al meglio.
Inoltre, se esistono chirurghi più o meno bravi, esistono anche anestesisti più o meno esperti in determinate pratiche anestesiologiche. Per questo un'anestesia generale può essere una passeggiata oppure una cattiva esperienza come è stato per lei. Ma anche una sedazione non gestita bene può avere molti rischi e non permettere al chirurgo di lavorare bene.
Il mio consiglio è il seguente: si affidi a un chirurgo che stima e segua le sue scelte per la selezione delle protesi, della tecnica operatoria e anche dell'anestesista che, a sua volta, in base alla sua esperienza, le proporrà l'anestesia più adatta a suo caso. I professionisti esistono per questo.
Cordiali saluti
Dott. Francesco Alia
Specialista in Chirurgia Plastica
Via Copernico 47
20125 Milano
Tel. Numero di telefono
Facebook: http://www.facebook.com/dottfrancescoalia
http://www.plasticsurgery.it
http://www.chirurgiaesteticablog.com
Troppo spesso e per molti interventi l'anestesia generale viene vista come pericolosa e fastidiosa mentre l'anestesia locale sembra essere semplice e priva di rischi. Ma non è così. Per alcuni interventi, come la mastoplastica additiva, la generale è più sicura mentre la locale deve inevitabilmente essere associata a sedazione a meno che la paziente non abbia una notevola capacità di sopportazione del dolore. E anche la sedazione, nella mastoplastica additiva, non garantisce la tranquillità che si ha con l'anestesia generale che permette al chirurgo di lavorare al meglio.
Inoltre, se esistono chirurghi più o meno bravi, esistono anche anestesisti più o meno esperti in determinate pratiche anestesiologiche. Per questo un'anestesia generale può essere una passeggiata oppure una cattiva esperienza come è stato per lei. Ma anche una sedazione non gestita bene può avere molti rischi e non permettere al chirurgo di lavorare bene.
Il mio consiglio è il seguente: si affidi a un chirurgo che stima e segua le sue scelte per la selezione delle protesi, della tecnica operatoria e anche dell'anestesista che, a sua volta, in base alla sua esperienza, le proporrà l'anestesia più adatta a suo caso. I professionisti esistono per questo.
Cordiali saluti
Dott. Francesco Alia
Specialista in Chirurgia Plastica
Via Copernico 47
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Allora....Lei descrive un caso clinico di ptosi mammaria postgravidica associata ad una ipomastia. L'intervento corretto è una mastopessi con integrazione protesica. Questo vuol dire ricostruire il cono mammario e trasferire nella posizione corretta il complesso areola capezzolo. Se si opta per un impianto retroghiandolare questo intervento può essere eseguito in anestesia locale ed in sedazione ma io lo sconsiglio vivamente. L'anestesia generale oggi ha raggiunto livelli di eccellenza. Si lavora in maschera laringea senza necessità di una intubazione, non si usa il curaro......insomma è certamente più sicura, leggera ed affidabile di qualche anno fa'! Comunque, se sceglie per un'anestesia locale è pur sempre possibile, sconsigliabile ma possibile!
Un caro saluto e se le sono stato utile non dimentichi di cliccare sul "mi piace".
Carlo Magliocca
Specialista in chirurgia plastica ed estetica
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Studio: XXXXXXXXXX
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Se il posizonamento della protesi è sotto la ghiandola è possibile con una anestesia locale e una sedazione eseguire l'intervento; se sotto il muscolo, meglio la totale. Il problema da lei riferito è legato nel primo caso alla sede dell'intervento, nel secondo al tipo di anestesia. Quindi escluderei si possa ripresentare nel caso di mastoplastica additiva a prescindere dall'anestesia che non sarà epidurale.
DR PIER LUIGI GIBELLI
www.pierluigigibelli.it
DR PIER LUIGI GIBELLI
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Buonasera,
Il timore per un'anestesia generale è infondato. Io consiglio anestesia generale alle mie pazienti. Tutte si svegliano pochi minuti dopo e possono anche tornare a casa dopo 6-8 ore.
Comunque in caso di tasca sottoghiandolare e protesi piccola si può anche pensare ad una locale con sedazione ma sappia che non è un metodo più sicuro e può non essere indolore.
Farei attenzione ad altri aspetti medici e chirurgici piuttosto.
Cordiali saluti
Dott. Egidio Riggio
http://chirurgiaplastica.mi.it
Il timore per un'anestesia generale è infondato. Io consiglio anestesia generale alle mie pazienti. Tutte si svegliano pochi minuti dopo e possono anche tornare a casa dopo 6-8 ore.
Comunque in caso di tasca sottoghiandolare e protesi piccola si può anche pensare ad una locale con sedazione ma sappia che non è un metodo più sicuro e può non essere indolore.
Farei attenzione ad altri aspetti medici e chirurgici piuttosto.
Cordiali saluti
Dott. Egidio Riggio
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