Gentile signora,
la sua confusione è del tutto comprensibile in quanto non esiste un'univoca risposta al suo quesito anche all'interno di noi specialisti della materia.
In linea di massima il drenaggio serve appunto per "drenare" cioè svuotare una cavità ed evitare che vi si raccolga del sangue e anche del siero. Uno dei rischi maggiori, nelle prime ore del post operatorio, dopo un intervento di qualsiasi natura è quello che si verifichi un sanguinamento (ematoma); per questo motivo, chi lo utilizza, vuole evitare che dentro la cavità dove è posizionata la
protesi si raccolga del sangue. Se si osserva, nell'immediato post operatorio, una fuoriuscita dal drenaggio di sangue rosso vivo, questo è indice di un sanguinamento in atto, evenienza che richiede di ritornare in sala operatoria per coagulare il o i vasi che stanno sanguinando.
In linea generale il posizionato di uno o più drenaggi è utile per potersi accorgere in tempi brevi che vi è un sanguinamento in corso e provvedere tempestivamente, specie nelle chirurgie degli organi interni quali addome, torace e simili. La quantità di sangue che si potrebbe perdere dopo tali chirurgie in caso di emorragie all'interno di cavità vaste, sarebbe pericolosa per la salute del paziente.
Nel caso della tasca che si crea per poter impiantare una
protesi, essendo più superficiale, il rischio di non accorgersi dell'ematoma in atto è molto meno frequente. Essendo lo spazio piccolo, per di più occupato anche dalla
protesi, si noterebbe immediatamente un maggior gonfiore di un lato rispetto all'altro, accompagnato da un dolore maggiore.
In entrambi i casi, sia che si sia posizionato un drenaggio, sia che non si sia messo, un sanguinamlento in atto deve essere sempre risolto reintervenendo per bloccare il sanguinamento e svuotare la tasca dall'ematoma.
Da un altro punto di vista il posizionare un drenaggio e il lasciarlo magari alcuni giorni, mette a rischio di contaminazione batterica la
protesi che viene impiantata in maniera sterile. Sappiamo che una delle possibili cause di sviluppo di una contrattura capsulare a distanza dall'intervento, è una contaminazione della
protesi, che non si sviluppa come infezione acuta, ma rimane silente.
In definitiva, per arrivare ad una conclusione, le darò il mio personale parere, del tutto opinabile. Io abitualmente non metto i drenaggi quasi mai, ritengo che le controindicazioni (potenziali infezioni e comunque un fastidio in più nonché una piccola cicatrice ulteriore), superino i benefici, anche perché un sanguinamento, in qualunque modo si renda evidente, con o senza drenaggio, richiede sempre il medesimo trattamento: si deve re-intervenire. Preferisco spendere un po' di tempo in più per curare molto bene l'emostasi, controllando anche bene la pressione, piuttosto che mettere un drenaggio.
Altri colleghi saranno di parere differente e non posso certo affermare che tale approccio sia sbagliato.
Non sono certo di averle chiarito tutti i dubbi, la materia è soggetta a diverse interpretazioni, si affidi ad uno specialista di sua fiducia che sicuramente valuterà per il meglio.
Resto a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento e le invio i migliori saluti.
Dr. Ranieri Mazzei