Buongiorno Jessica,
l'ipotesi che lei paventa, può essere causata da un'infezione o una contrattura capsulare.
Occorre precisare che il nostro organismo reagisce a qualsiasi corpo estraneo venga introdotto.
Nel caso specifico, attorno alla
protesi mammaria si forma sempre una capsula di tessuto connettivo. Il tessuto connettivo, così, reagisce in modo naturale all'inserimento di un corpo estraneo nell'organismo. Le capsule, quindi, si formano in tutte le pazienti e possono essere sottili o più spesse.
Le problematiche a cui lei fa riferimento, oggi si verificano in meno del 5 % dei casi.
Quindi è meglio dire che NON si verifica in oltre iil 95% dei casi.
Esistono metodi che permettono di prevenire la formazione della capsula o di ridurre al minimo il rischio di formazione. Uno di questi è, ad esempio, la creazione di una cavità abbastanza grande per l’inserimento della
protesi. Anche le
protesi con superficie testurizzata diminuiscono il rischio di formazione della contrattura.
Ma, comunque stia tranquilla, è un intervento sicuro, affidabile e risolutivo.
Non bisogna sottovalutare l'impatto psicologico positivo.
Nel nostro centro è sempre presente la figura dello psicoterapeuta, che, soprattutto in alcuni casi, affianca il nostro cliente nell'affrontare, elaborare e risolvere questo percorso.
E' banale e riduttivo far passare un'intervento come la mastoplastica additiva, per un semplice desiderio di "mettersi in mostra", dietro c'è molto, molto di più.
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Grazie e buona giornata