Mastoplastica additiva - rigetto delle protesi?

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Mastoplastica additiva - rigetto delle protesi?

jessica  |  Visitatore  |  Emilia-Romagna
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Salve, dopo due bambini e un addominaplastica già effettuata un anno fa di cui apprezzo i risultati (io non avevo smagliature e sono magra ma avevo una diastasi dei muscoli) vorrei poter vedere il mio seno rovinato dagli allattamenti senza avere più vergogna allo specchio..
Non ho mai avuto un seno grande e vorrei al massimo una terza avendo un fianco stretto e idem il torace...
Il problema è la gran paura di questo intervento..sono consapevole che affidandomi ad un chirurgo professionista sarò contenta del risultato, ma quello che mi spaventa è un eventuale "rigetto" delle protesi (mi hanno detto che le protesi verrebbero rimosse e il seno tornerebbe come prima o peggio?) ... Quanto è rara questa possibilità?
Questo mi blocca , ma poi quando mi vergogno perfino davanti a me stessa e davanti al mio uomo mi dico che lo devo fare ...
Qualcuno mi può aiutare?
Grazie
Jessica
Dott.ssa Arianna Tinti M.D.  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Forlì, Bologna, Ravenna
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Gentile Jessica,
quello che a volte viene chiamato "rigetto" delle protesi non è altro che la "contrattura capsulare", cioè l'ispessimento della sottile cicatrice che va a circondare la protesi dopo il suo inserimento. Tutti i corpi estranei di un volume importante, come le protesi mammarie, ma anche le protesi d'anca degli anziani, vengo avvolti da questa sottile cicatrice che avvolge il "corpo estraneo", come reazione del nostro corpo a voler isolare un qualcosa di estraneo, appunto. Questa "capsula", questo fenomeno, avviene sempre, anche se nessuno lo sa. Ci si accorge della sua presenza solo quando questa sorta di cicatrice interna si ispessisce, così come può succedere alle cicatrici visibili esterne sul nostro corpo. Il fenomeno non è prevedibile, perché è causato da una reazione individuale al corpo estraneo, esattamente come può succedere alle cicatrici cutanee. Ci sono, però, dei fattori favorenti e, ovviamente, quando si sceglie di eseguire un intervento che implica l'uso delle protesi mammarie, si cerca di mettere in atto tutti quegli accorgimenti che servono ad abbassare il rischio di questo fenomeno, anche se, è chiaro, non è possibile agire sul fattore genetico predisponente. La contrattura capsulare è possibile averla, ma per fortuna, non è così comune come si crede, altrimenti gli interventi al seno che richiedono l'uso delle protesi (mastoplastica additiva, mastopessi, ricostruzione mammaria) non avrebbero tutto il successo e la diffusione che hanno.
Le consiglio, in ogni caso, di eseguire una visita presso uno specialista in chirurgia plastica, in modo che, esaminando il Suo caso e ascoltando i Suoi dubbi, possa consigliarLe il metodo correttivo più adatto a Lei.
Cordialità

dott.ssa Arianna Tinti
Bologna, Forlì, Ravenna
jessica  |  Visitatore  |  Emilia-Romagna
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Ringrazio per tutte le risposte , il mio difetto è quello di valutare sempre l "evenienza peggiore"...
Avevo lo stesso terrore nell effettuare l addominoplastica, solo che in questo caso ci sono anche le protesi...
Ma capisco che non è giusto che una donna di 35 anni si vergogni del proprio seno... Invidio tanto quelle persone che riescono ad essere menefreghiste... Purtroppo ne risente troppo la mia autostima e la mia femminilità che penso che una donna non debba mai dimenticare solo perché diventa madre...il vostro lavoro viene considerato "frivolo"ma se il paziente ne capisce il valore e il risultato può davvero aiutare a sentirsi meglio , certo non migliori , ma meglio!grazie
Dott. Pier Luigi Gibelli  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Mantova, Milano, Busto Arsizio, Porto Mantovano
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Gentile Jessica,
capisco le sue ansie. Se le può essere d'aiuto posso dirle che un "rigetto" in quanto tale non esiste. La necessità di rimuovere delle protesi è legata al fatto che per qualche ragione si vengono a creare delle condizioni per cui è necessario o consigliato rimuoverle. Le due situazioni più temibili sono l'esposizione della protesi con la conseguente infezione e un grado elevato di contrattura capsulare (ossia quella reazione fisiologica che l'organismo sviluppa come reazione all'inserimento di un corpo estraneo). La rimozione delle protesi non preclude però la possibilità di reintrodurle trascorso un congruo periodo da uno degli eventi sopracitati.
Cordiali saluti
Dott. Pier Luigi Gibelli
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
www.pierluigigibelli.it
LaCLINIQUE of Switzerland®  |  Premium member  |  Lugano, Locarno, Zurigo Milano, Torino, Napoli
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Buongiorno Jessica,
l'ipotesi che lei paventa, può essere causata da un'infezione o una contrattura capsulare.
Occorre precisare che il nostro organismo reagisce a qualsiasi corpo estraneo venga introdotto.
Nel caso specifico, attorno alla protesi mammaria si forma sempre una capsula di tessuto connettivo. Il tessuto connettivo, così, reagisce in modo naturale all'inserimento di un corpo estraneo nell'organismo. Le capsule, quindi, si formano in tutte le pazienti e possono essere sottili o più spesse.
Le problematiche a cui lei fa riferimento, oggi si verificano in meno del 5 % dei casi.
Quindi è meglio dire che NON si verifica in oltre iil 95% dei casi.
Esistono metodi che permettono di prevenire la formazione della capsula o di ridurre al minimo il rischio di formazione. Uno di questi è, ad esempio, la creazione di una cavità abbastanza grande per l’inserimento della protesi. Anche le protesi con superficie testurizzata diminuiscono il rischio di formazione della contrattura.
Ma, comunque stia tranquilla, è un intervento sicuro, affidabile e risolutivo.
Non bisogna sottovalutare l'impatto psicologico positivo.
Nel nostro centro è sempre presente la figura dello psicoterapeuta, che, soprattutto in alcuni casi, affianca il nostro cliente nell'affrontare, elaborare e risolvere questo percorso.
E' banale e riduttivo far passare un'intervento come la mastoplastica additiva, per un semplice desiderio di "mettersi in mostra", dietro c'è molto, molto di più.
Se desidera maggiori informazioni ci può contattare al +  4191... Visualizza il numero 41919227313  Numero di telefono o scriverci a info@lacliniqueofswitzerland.ch
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Grazie e buona giornata
Dott. Sergio Delfino M.D.  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Roma, Napoli, Ischia, Caserta
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Gentile Jessica,
il rischio di questo tipo di complicanze è davvero molto basso, quindi mi sento di tranquillizzarla e di incoraggiarla a sottoporsi all'intervento che desidera.
Cordiali saluti
Dottor Sergio Delfino
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
STUDIO DI CHIRURGIA ESTETICA Via Tuscolana,739
Clinica Villa Margherita; Nuova Clinica Latina - ROMA
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Prof. Roberto d'Alessio  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Napoli
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Gentile Jessica,
capisco le Sue preoccupazioni, ma la necessita' di rimuovere le protesi avviene solo in caso di contrattura capsulare o per un' infezione.
Consideri pero' che il rischio che ciò accada e' molto basso, quindi se questo e' il Suo desiderio posso solo incoraggiarla e tranquillizzarla a sottoporsi all' intervento.
Si rivolga ad uno specialista per una visita in modo che esaminando il Suo caso possa darLe le giuste risposte a tutte le Sue domande.
Cordiali saluti
Prof. Roberto d'Alessio
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Dott. Umberto Napoli  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Torino, Varese, Milano, Novara
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Buongiorno Jessica

Le paure associate agli interventi chirurgici sono tante, ma come ha già sperimentato per l'addominoplastica, alla fine il risultato ripaga di ogni sforzo.
Tra tutti l'intervento al seno e' quello che dà le maggiori soddisfazioni.
Metta da parte le sue paure E si affidi a un medico con tutti i requisiti. Vedrà che rimarrà soddisfatta.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi informazione ulteriore.
Cordialmente

Dott. Umberto Napoli
Www. ChirurgiaesteticaMilano.Info
simi
simi  |  Visitatore
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