Mastoplastica additiva - quale misura scegliere?

Gentile Titti,

approfitto della sua domanda per chiarire alcuni concetti importanti nella scelta delle protesi da impiantare. La maggior parte delle pazienti che si informano sui forum o che hanno delle amiche che si sono sottoposte all'intervento di mastoplastica additiva parlano solo di volume degli impianti e di taglie da raggiungere.
Purtroppo anche molti chirurghi basano ancora la loro pianificazione solo sul volume di protesi tonde da impiantare per raggiungere la misura desiderata e soddisfare così le aspettative delle pazienti.
In realtà, ormai da diversi anni, l'approccio ritenuto più corretto prevede accurate misurazioni della circonferenza toracica, delle dimensioni delle mammelle, della posizione del solco mammario, dello spessore della componente ghiandolare e della pelle delle mammelle, della posizione del complesso areola capezzolo ecc. Tutte queste misure, unite all'attenta valutazione delle aspettative della paziente, suggeriscono al chirurgo la scelta delle protesi da usare. Queste ultime sono poi disponibili in una vasta gamma di dimensioni e di forme (tonde, anatomiche, più o meno proiettate ecc.) e la scelta deve essere inevitabilmente fatta dallo specialista tenendo conto dei dati prima elencati.
Anche la taglia del reggiseno è un concetto relativo: una donna magra, non particolarmente alta e con un torace stretto può difficilmente aspirare a una quarta o quinta semplicemente perché la taglia si basa sulla circonferenza del torace. Ciò che varia sono le dimensioni della coppa (XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX).
Il mio consiglio è perciò di fidarsi del chirurgo che ha scelto; si accerti che abbia capito le sue esigenze e accetti le sue riserve a mettere impianti troppo grandi per il suo fisico perché potrebbero crearle dei problemi negli anni a venire.
Se poi si vogliono ottenere risultati naturali (senza troppo volume nel polo superiore) con impianti di medio-grandi dimensioni, è spesso preferibile usare protesi anatomiche che garantiscono in questi casi una maggiore naturalezza.
Concludendo, faccia decidere al suo chirurgo la scelta delle protesi e non si faccia influenzare dalle tante inesattezze che può leggere su internet in siti spesso inaffidabili o in certi forum per bocca di persone poco competenti.

Cordiali saluti

Dott. Francesco Alia
Specialista in Chirurgia Plastica
Via Copernico 47
20125 Milano
Tel. XXXXXXXXXXX

Facebook: XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
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Il primo consiglio è quello da scegliere la protesi più piccola che ti lasce contenta, i risultati sono più naturali e i problemi in caso di averli sono minori.
Ci sono delle protesi di prova per usare sotto il regiseno per avere delle simulazioni dell'effetto finale.
Inoltre la tua misura del torace e la tua altezza può anche orientare su quale protesi scegliere.
Debbi stabilire un rapporto stretto col tuo chirurgo è fidarte dal suo consiglio;)
Cordiali saluti
Dr Torres
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Buonasera,

Da quanto scrive, penso che con una protesi rotonda da 345cc possa raggiungere una terza piena ma un aumento del seno non corrisponde esattamente ad misura di reggiseno perché questa tiene conto della circonferenza del torace.
La scelta di una protesi, che non è solo questione di volume ma soprattutto di FORMA richiede precisi e misurazioni , attenta valutazione dei desideri della paziente, ed esperienza nella chirurgia mammaria. La scelta della protesi viene fatta prima di arrivare in sala operatoria.
Perché la forma è importante? Perché se io scelgo la forma più adatta a Lei , al suo seno, al Suo corpo e alle Sue aspettative io posso anche impiantare una protesi più grande che apparirà naturale. Al contrario, se io scelgo una protesi di forma non proprio adatta al Suo corpo, ebbene anche una protesi piccola, di 200 grammi, Le farà sembrare il seno eccessivamente perché non ha una bella formaLei,
Ascolti il consiglio del suo chirurgo se Le dice che una protesi da 385cc potrebbe essere inadatta, anche perché questo rischio è ben più presente quando si va a scegliere una protesi tonda rispetto ad una anatomica.
Comunque, gli aspetti legati alla scelta di una protesi non si limitano più ad una mera questione di volume, perché il volume è relativo e cambia il suo effetto in funzione del modello è della forma della protesi.
questi sono concetti ben noti, insieme alle caratteristiche di qualità del materiale protesicoo, in una chirurgia plastica mammaria di eccellenza.
Cordialmente
Dott. Egidio Riggio

Gentile signora, programmare in questo modo un intervento, è fattibile solo sulla carta. Ragionare di "numeri" è divertente e qualche volta (nel caso del gioco del lotto) ti può cambiare la vita, ma la chirurgia è un'altra cosa. Partire da una prima misura, volere una terza piena, desiderare un risultato naturale e ragionare di protesi 385 cc, temo significhi avere messo troppi ingredienti nella pentola. Deve considerare le misure sulle quali ha ragionato con il suo chirurgo come un range all'interno del quale, dopo avere eseguito le simulazioni intraoperatorie, verrà scelto l'impianto definitivo, mediando e tenendo conto dell'anatomia di partenza e dei suoi desideri.

Gentile Titti,
a parte sottoscrivere e condividere in pieno quanto scritto dal collega dott. Alia, (non ci conosciamo e proveniamo da scuole ed aree geografiche diverse, eppure la pensiamo esattamente allo stesso modo, a riprova che la chirurgia è anche scienza), la vorrei tranquillizzare informandola che comunque differenze volumetriche inferiori ai 50cc sono talmente modeste che sono appena percettibili visivamente. Quindi non si scervelli in merito a questo tipo di parametro. Se lei vuole davvero vedere una differenza deve considerare degli impianti che si differenziano per almeno 100cc di volume. Ma in ogni caso per quanto riguarda questo tipo di decisioni, fossi in lei mi affiderei al chirurgo che lei ha scelto e che eseguirà l'intervento.
Cordiali saluti
Dottor Sergio Delfino
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
STUDIO DI CHIRURGIA ESTETICA
ROMA - NAPOLI - ISCHIA
http://www.ilchirurgoestetico.com

MASTOPLASTICA: QUALE TAGLIA E’ QUELLA GIUSTA PER ME?

Questa è una di quelle domande che le pazienti rivolgono sempre e che rappresenta anche la principale preoccupazione legata all’intervento chirurgico.
Perché aldilà delle cicatrici cutanee e del tipo di anestesia, la paziente vuole sapere con relativa certezza quale seno avrà.
Spesso le pazienti arrivano in studio con una richiesta precisa: Voglio la terza piena.
La cosa importante da sapere è che non esiste una protesi uguale per tutte che garantisce a tutte la terza piena e questo perché esistono alcuni fattori individuali che non consentono di standardizzare le protesi da utilizzare.
Altrimenti tutti utilizzeremo le stesse protesi.
Nel corso della visita medica è sempre importante la misurazione del torace e del seno per definire il punto di partenza, ma è altrettanto importante la valutazione della sua forma e del suo grado di ptosi.

A volte anche la troppa informazione delle pazienti rappresenta un problema. Le pazienti che entrano in studio per un intervento di mastoplastica additiva spesso e volentieri hanno avuto una amica che ha fatto lo stesso intervento.
Hanno visto il seno dell'amica, e poichè il risultato è piaciuto, ritengono di volere la stessa protesi per raggiungere lo stesso risultato.
Arrivano quindi molto preparate e con un modello di protesi molto preciso.

Quello che le pazienti non sanno è che la stessa protesi impiantata su due toraci diversi darà due risultati diversi.
E’ quindi importante affidarsi con fiducia al medico, spiegando bene quali sono i propri desideri.
Un medico competente e un’accurata misurazione del torace consentiranno di avere il risultato desiderato.
Se quanto scritto ancora non la convince è giusto sapere che MEDIAMENTE ogni 100 -120 cc si sale di una taglia.
Le protesi che possono garantirle una terza piena sono mediamente comprese tra 300 e i 360 cc.

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