Il seno tuberoso è quel seno molto piccolo, che ha la forma di un tubero , con un’
areola molto grossa, molto distanziata a livello centrale nel punto del decolleté. Questi sono seni anomali, patologici, che nascono così perché c’è la fascia mammaria che ricopre completamente il seno. Questa fascia è costretta e lo stringe. Il seno, quindi , fin dalla nascita, quando comincia a svilupparsi, invece di ampliarsi in larghezza e in proiezione, si sviluppa tutto in avanti. Diventa quindi una specie di cono, con
areola molto grossa, mentre ai margini è molto stretto.
Sottolineo che il seno tuberoso non ha problemi funzionali, ma è solo un fatto puramente estetico relativo alla forma dello stesso.
Si può intervenire con tecniche chirurgiche differenti. Nelle forme meno gravi solitamente è sufficiente mettere una
protesi e la migliore soluzione resta comunque quella dell’inserimento sottoghiandolare, dove il taglietto viene eseguito a livello periareolare. Può essere necessario anche intervenire sulla stessa
areola, perché spesso, in seni tuberosi, è cadente, piccolina, costretta e sporgente in avanti. Bisogna quindi risollevarla di 1/2 cm.
I tempi di recupero per la paziente che si sottopone a questo tipo di intervento, sono di circa 15 giorni. Il dolore post operatorio dipende dal tipo di tecnica chirurgica. Se l’inserimento della
protesi è sottomuscolare il dolore è più intenso, se invece è sottoghiandolare i tempi di recupero sono nettamente più veloci. Per quanto concerne la degenza in clinica si rende necessario il ricovero di una notte, in quanto la paziente resterà sotto osservazione.
Distinti Saluti
Dott. Angelo Emilio Villa