Esperienze di mini mastoplastica?

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Esperienze di mini mastoplastica?

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Seno scomparso dopo allattamento, esperienze di mini mastoplastica o mastoplastica soft? Ho letto che ora parecchi chirurghi propongono questo tipo di intervento, ovvero protesi piccole e anestesia locale. Qualcuno ha esperienza di questo tipo? Io vorrei comunque mantenere la mia tipologia di fisico (ginoide con seno piccolo), ma con il seno che avevo prima dell'allattamento.
Dott. Massimo Re - Chirurgo plastico ed estetico  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Milano, Riccione, Bergamo, Lecco, Seregno, Como
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Buongiorno, è possibile ristabilire il volume esatto che aveva prima se è sicura della coppa che aveva prima : si deve calcolare il volume residuo con un Chirurgo Plastico che abbia una buona esperienza e scegliere una protesi del volume che riporti il suo seno come prima. Esempio se aveva un coppa B ( seconda ) aveva un volume di 300 cc. Se ora ha una coppa A( prima ) che sono 150 cc , bisogna inserire una protesi di 150cc. Tenendo presente che ogni taglia in più sono 150 cc in più. A=150. B= 300. C =450 D “600. D+ = 650 ……..calcolando anche sé le taglie erano scarse o abbondanti e se si vogliono posizionare sopra muscolo o sotto muscolo e lo spessore della pelle. L’intervento è semplice soprattutto per via ascellare ma la cosa più delicata è capire l’esigenza della paziente. A volte poi si può assistere ad un aumento successivo della ghiandola anche 2 anni dopo aver messo le protesi corrette.
Cordialmente dr Massimo Re
Dott. Francesco Lino  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Caserta, Formia, Napoli, Salerno, Milano
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Buongiorno, consiglio alle mie pazienti l'intervento in anestesia locale con eventuale sedazione, la scelta di protesi adatte alla tipologia di fisico senza esagerare con le dimensioni e l'inserimento attraverso l'ascella per non avere cicatrici mammarie.
Le esperienze delle mie pazienti sono positive.
Saluti
Francesco Lino
Chirurgo plastico
Dott. Carlo Magliocca  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Roma
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Cercherò di risponderle in modo chiaro e comprensibile. Per poter stabilire la tipologia di protesi utili a correggere un cono mammario poco sviluppato, la loro superficie, la loro forma e il loro volume un chirurgo, durante la visita, deve acquisire moltissime misurazioni quali la distanza tra il giugulo e l'areola, la distanza tra l'areola e il solco sottomammario, la distanza tra i capezzoli e la linea di mezzo dello sterno, la misura della base delle mammelle, la misura dello spazio tra le due mammelle, la misura del diametro delle areole, la misura della base del torace. Insomma tante e tante misure che, in accordo con il desiderio della paziente, saranno in grado di indirizzare il chirurgo alla scelta dei migliori impianti in grado di poter restituire un risultato elegante e proporzionato. E' un pò come fa un sarto quando deve tagliare e cucire un vestito "su misura". L'intervento di mastoplastica additiva deve essere un intervento "su misura" per la paziente perché, come dico sempre, ogni donna è diversa da un'altra, ogni donna è unica, ogni mammella è unica. Poi si può decidere di programmare un polo ghiandolare superiore più o meno pieno, una proiezione delle nuove mammelle più o meno pronunciata, questo dipende dai desideri della paziente. Si può decidere di indossare un abito elegante di Valentino o di Armani o si può optare per uno stilista un pò più forte come Cavalli o Benetton. L'importante è rispettare i parametri delle misurazioni acquisite.
Tutte le pazienti che desiderano sottoporsi ad un intervento di mastoplastica additiva devono sapere assolutamente che:
1) Tutte le protesi mammarie sono dispositivi che nel tempo vanno incontro ad usura devono essere sostituite in un arco temporale compreso tra i 10 e i 15 anni. Non esistono protesi mammarie che durano tutta la vita.
2) La maggior parte delle protesi mammarie sono garantite per 10 anni, ma la garanzia prevede solo la restituzione di una nuova coppia di protesi. La "cosiddetta" garanzia non copre i costi del nuovo intervento ne quelli della casa di cura.
3) Le protesi, nel tempo, provocano un progressivo assottigliamento delle ghiandole e potrebbero essere palpabili o visibili i bordi delle protesi
4) A maggior volume delle protesi corrisponde un maggior numero di possibili complicanze
Le dico tutte queste cose perché credo fermamente che sia etico e deontologico informare in modo completo tutte le pazienti e che loro possano decidere in piena consapevolezza.
Spero di esserle stato di aiuto
Un caro saluto
Carlo Magliocca
Specialista in chirurgia plastica dal 1985
Già Presidente della Società italiana di Chirurgia Plastica (SICPRE)
Membro del Consiglio Direttivo della Società Europea di Chirurgia Plastica (EASAPS)

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