Percezione delle protesi a distanza di anni dalla mastoplastica
- 4 risposte
espongo dei dubbi che mi stanno causando un forte disagio psicologico. 9 anni fa, all'età di 19 anni, mi sono sottoposta ad un intervento di mastoplastica additiva con protesi tonde sottoghiandolari e taglio periaureolare. Da una seconda scarsa sono passata ad una seconda piena. Nel corso degli anni ho iniziato a fare sport e ho preso qualche kilo arrivando naturalmente ad una terza abbondante/quarta. I primi anni sono sempre stata felicissima del risultato, ma da qualche anno a questa parte sono iniziati alcuni disturbi. Premetto che ho una corporatura nella norma, 173 di altezza cm per 63 kg di peso, e che i bordi delle protesi sono sempre stati percepibili. Il chirurgo che mi ha operata mi aveva già avvisata a suo tempo che i miei tessuti erano molto sottili. Tuttavia negli ultimi anni se mi massaggio il seno sento ondine ( non percepibili alla vista) e ho spesso la sensazione di "sentire il silicone", come una sorta di sacchetto pieno di gel che si sposta. È normale? Inoltre se stringo il seno con le braccia, nella parte interna (sterno) si forma una sorta di protuberanza (anche questa percepibile solo al tatto e non alla vista) che "rientra" se la spingo per poi tornare in posizione se rilascio, proprio come una sorta di pallone sgonfio. È come se la protesi si "piegasse" perché stretta e formasse questa protuberanza. Ho la sensazione di sentire anche una sorta di rumorino tipo uno scricchiolio o "ciack", quando premo e rilascio. Perché la protesi si comporta così? È un fenomeno comune? Dipende solo dal fatto che sto spingendo le protesi e quindi si spostano "naturalmente" oppure è un comportamento anormale? Queste sensazioni innaturali mi mettono in estremo disagio e mi fanno quasi pentire di aver rifatto il seno.
Due anni fa, quando sono comparsi questi disturbi (o magari sono io che prima non li ho mai notati) sono tornata dal chirurgo che mi ha operata perché avevo il timore che le protesi si fossero spostate. Senza ecografia, eseguendo una semplice palpazione, mi ha detto che le protesi erano in buono stato e che molte di queste sensazioni dipendono dal fatto che comunque ho una corporatura abbastanza magra e tessuti sottili. L'anno scorso per un periodo ho avuto forti fitte al seno e ho eseguito una visita senologica all'ospedale. Inizialmente hanno rilevato del liquido attorno alla protesi e mi hanno consigliato di fare passare del tempo per vedere se si sarebbe riassorbito da solo. Dopo sei mesi il liquido si è effettivamente riassorbito ed è stata eseguita una ecografia da cui si evinceva che le protesi erano leggermente usurate nel bordo che da verso lo sterno, tuttavia si trattava di un fenomeno normalissimo e che dunque non era il caso di eseguire una risonanza magnetica (la dottoressa ha preferito evitare vista la mia giovane età).
A ottobre dovrei eseguire un nuovo controllo e valutare se fare una risonanza magnetica.
Sono consapevole del fatto che prima o poi dovrò sostituire le protesi (oramai sono passati 9 anni dall'intervento), ma queste sensazioni mi stanno facendo dubitare, non solo della scelta fatta, ma anche della possibilità di sostituire le protesi con delle nuove, se non fosse che se le togliessi semplicemente senza rimpiazzarle mi rimarrebbe un seno orribile, sgonfio e informe.
Mi chiedo dunque se ci siano delle modalità per evitare questi disturbi che sto riscontrando, anche inserendo protesi più piccole. Ma soprattutto se tutti questi disagi (ondine, sensazione di pallone sgonfio, protuberanze che si sentono quando si stringe il senno) siano normali per persone come me che sono abbastanza magre e con tessuti molto sottili, oppure se effettivamente c'è qualcosa che non va e nelle precedenti visite non è mai stato rilevato.