Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima. Capita spesso di vedere uno sguardo appesantito che, purtroppo, trasmette emozioni negative anche in persone, invece, attive e positive.Questo accade perché le palpebre sono tra le strutture del nostro corpo che si muovono di più nel corso della vita. Sono quindi tra le prime a risentire dei segni dell’età, a causa del rilassamento progressivo della pelle e al cambiamento della disposizione dei tessuti molli peri-orbitari. Le palpebre col tempo vanno incontro ad un fenomeno di aging graduale ma progressivo che interessa fondamentalmente due componenti, una superficiale cutanea ed una profonda rappresentata dalle “borse” adipose.
Qualora la componente cutanea e adiposa sia preponderante vi è indicazione chirurgica per un intervento di blefaroplastica, nei casi lievi ed intermedi invece il contorno occhi si può correggere con dei trattamenti di medicina estetica. Mentre le rughe periorbitarie esterne, cosiddette “zampe di gallina”, possono essere trattate con dei micropomfi di tossina botulinica, i filler a base di acido ialuronico sono più adatti a riempire le rughe e il solco nasolacrimale (tear through) svuotato che determina uno sguardo stanco e invecchiato (occhiaie).
Scopo di questo breve articolo sarà quello di esporre al pubblico le indicazioni e i risultati delle tecniche di ringiovanimento palpebrale con tecniche mediche e chirurgiche.
TRATTAMENTO MEDICO
In ambulatorio dopo una valutazione attenta del caso si espone al paziente come avverrà il trattamento, si legge insieme il consenso informato e si effettuano delle foto che vengono poi discusse per spiegare dove agire. Generalmente il trattamento ha due obiettivi: donare un po’ di volume per riempire il vuoto della palpebra (filler) e migliorare le caratteristiche della pelle (biorivitalizzazione).
Oggi abbiamo a disposizione dei nuovissimi filler studiati appositamente per la regione palpebrale, costituiti da acido ialuronico col giusto grado di crosslinking che non creano edema periorbitario (quindi gli occhi non gonfiano). Un complesso vitaminico associato determina invece la biorivitalizzazione cutanea ed il miglioramento della pigmentazione e della texture dell’occhiaia trattata. Vengono utilizzate per sicurezza e comfort del paziente delle microcannule 30G (no aghi) che non determinano né dolore né ecchimosi. Dopo il trattamento, della durata di qualche minuto, il paziente sarà libero di riprendere le sue attività quotidiane, evitando comunque sforzi. In definitiva il trattamento è una valida soluzione, rapida indolore ed economica, per chiunque volesse trattare uno sguardo stanco ed in fase di iniziale o moderato invecchiamento.
TRATTAMENTO CHIRURGICO
L’intervento di blefaroplastica è indicato in tutte quelle persone che abbiano una eccedenza di pelle valutabile nella palpebra superiore e/o inferiore e la presenza di ‘borse’ adipose che col tempo aumentano di volume. Dopo una prima visita nel corso della quale si comunica al paziente quale sia il potenziale risultato ottenibile e spiegata la tecnica, si legge insieme il consenso informato e vengono spiegate le complicanze dell’intervento. Si tratta di un intervento effettuabile in anestesia locale con sedazione, che comporta un minimo disagio post-operatorio ed un rapido rientro alle attività lavorative (7-10 gg). Sono richiesti degli esami ematochimici ed un ECG che saranno valutati dall’anestesista. L’intervento ha una durata di circa 45 minuti e la paziente resta sotto osservazione nella struttura almeno 3 ore. Si viene dimessi con una terapia antibiotica ed analgesica e viene fissato il controllo a 24-48h. I punti di sutura vengono rimossi dopo 3-4 giorni.
RISULTATI
Il nostro obiettivo è quello di donare un nuovo sguardo vivace e capace di comunicare una nuova energia vitale. Nel trattamento filler i risultati sono immediati, soprattutto nei casi che necessitano di un riempimento volumetrico, il paziente può ritornare alle sue attività immediatamente dopo la seduta. I risultati definitivi si avranno dopo un paio di settimane. La correzione risulta naturale e duratura per 6-9 mesi, ben oltre i normali fillers dermici poiché la sede di impianto del gel è più profonda e la struttura molecolare è studiata per permanere più a lungo sulla rima periorbitaria.
Per quanto riguarda il postoperatorio della blefaroplastica si può avere un lieve gonfiore per un paio di settimane al massimo, durante le quali si dovrà evitare l’esposizione solare. I risultati sono ovviamente più duraturi rispetto al trattamento con filler, perché a seguito dell’asportazione chirurgica di pelle e borse si spostano indietro le lancette dell’orologio di almeno 10 anni.
Autore: Dott. Aurelio M. Cardaci
Aggiornato: 03.03.2016