Una contrattura della
protesi può sempre intervenire a breve o lunga distanza dopo un impianto., e può essere indipendente dalle capacità del chirurgo. Per evitare questa complicanza tuttavia, oggi meno comune che in passato, esistono diversi fattori tecnici da rispettare, sia nella pianificazione preoperatoria, sia durante l'intervento e sia successivamente allo stesso. Detto questo, dalle foto che vedo i suoi tessuti sono sottili e tessuti sottili, in genere peggiorano negli anni, sia per il passare del tempo che per la pressione determinata dalle
protesi stesse. Penso che avrei personalmente evitato un impianto sottoghiandolare , almeno per la seconda volta. La mammella tuberosa resta senz'altro una condizione più difficile di altre da affrontare, ma oggi il suo trattamento è di massima ben canonizzato, a parte le preferenze personali del chirurgo. La mia opinione in definitiva è che al momento una mastopessi (sollevamento del seno) complementare alla ricollocazione delle
protesi è assolutamente necessaria, probabilmente associata a lipofilling, ma è ovvio che solo valutando il caso direttamente potrei confermarle quello che penso. Cordiali saluti. Prof. Gianluca Tilesi