Filler o cortisone in seguito a rinoplastica secondaria.

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Filler o cortisone in seguito a rinoplastica secondaria.

Corollo  |  Visitatore  |  Lombardia
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Buonasera a tutti, vi scrivo per avere un consulto in merito alla rinoplastica secondaria alla quale mi sono sottoposto. Ho effettuato l'intervento a giugno di quest'anno con l'obbiettivo di correggere l'angolo della punta nasale che in seguito alla rinoplastica primaria, risultava troppo inclinato verso il basso. Sotto questo punto di vista non mi lamento affatto anzi, sono pienamente soddisfatto del risultato, quello che non mi soddisfa è invece la punta del naso che, come si può vedere dalle foto che allego, di profilo non è minimamente all'insù come avevo chiesto al chirurgo. Detto che ho la pelle grassa e per l'intervento è stata utilizzata la tecnica open, so bene per queste ragioni di avere davanti a me ancora tanti mesi affinchè si riassorba tutto l'edema post operatorio. Un mese fa in occasione di un altro ritocco estetico fatto da un valido chirurgo della mia città (per motivi di distanza non lo stesso dal quale ho effettuato la rinoplastica), ho approfittato per chiedergli se al fine di ottenere il profilo nasale che desidererei, sarebbero state risolutive delle iniezioni di filler. Dopo aver tastato il naso mi ha fatto presente che essendoci una formazione fibrotica nella zona cartilaginea del naso, sarebbero state ben più opportune delle iniezioni di cortisone.
Senza minimamente mettere in dubbio il parere del chirurgo plastico sudetto, sono qui per avere ulteriori pareri da voi specialisti al fine di avere un quadro più esautisvo se siano effettivamente più risolutive delle iniezioni di cortisone o se siano più opportune delle inizioni di filler. Allego a tal proposito anche la foto di come vorrei diventasse il mio profilo nasale e ne approfitto anche per domandarvi alcune delucidazioni: con delle iniezioni di cortisone, posso aspettarmi un abbassamento del tessuto in corrispondenza delle stesse e quindi ottenere indirettamente l'effetto di vedere più rialzata la punta del naso? Al fine di accentuare ancora di più la punta all'insù, sarebbe possibile effettuare nello stesso momento iniezioni di cortisone (il chirurgo intende farle diciamo a metà del naso) e iniezioni di filler (sulla punta) o non è possibile farle nello stesso momento? Ho letto su questo stesso portale che il tempo necessario affinchè il cortisone vada a sgonfiare il tessuto fibrotico è di circa 3 settimane, posso attendermi anche nel mio caso questa tempistica? Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione e per le eventuali risposte certo che, come sempre, troverò nella vostra competenza e nella vostra disponibilità chiarimenti ai miei dubbi.
Prof. Carlo Grassi  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Firenze, Roma, Milano, Montecatini Terme, Lucca
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Sinceramente non credo che nessuna delle due possibili soluzioni prospettate possa apportare il miglioramento che richiede del risultato della sua rinoplastica secondaria. . Da quanto si può dedurre dalle foto mostrate, a mio avviso, la punta può essere risollevata e definita solo grazie all'impiego di innesti di cartilagine che possono essere prelevati dal setto nasale. Lasci sgonfiare del tutto il suo naso e poi si faccia visitare chiedendo questa modifica.
Corollo  |  Visitatore  |  Lombardia
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Salve dottor Grassi, francamente mi sono già sottoposto a una rinoplastica secondaria proprio con l'obbiettivo di alzare l'angolo del naso e definire la punta all'insù e non mi fa proprio impazzire l'idea di rimettermi sotto i ferri. Gli innesti di cartilagine che lei accenna presumo siano stati già fatti in sede di rinoplastica secondaria visto che il chirurgo mi ha parlato di rinforzare la punta del naso e al momento la sento a dir poco dura e tra l'altro con ancora la sensibilità non del tutto recuperata. Per queste ragioni non valuto di sottopormi a un nuovo intervento chirurgico ma di correggere il naso sgonfiando il dorso con iniezioni di cortisone e rialzando la punta con dei filler, ho visto degli ottimi risultati in tal senso e vorrei solo capire da voi specialisti quale dei due metodi sia più opportuno nel mio caso o se si possano combinare insieme. Ribadisco che è già assodata la presenza di tessuto fibrotico il quale mi è stato consigliato caldamente di eliminare il prima possibile. Grazie intanto per la sua gentile risposta.
Wiki77  |  Visitatore  |  Toscana
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Ciao puoi farci sapere poi se e come hai risolto? Grazie

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