La mastoplastica riduttiva e l’allattamento

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La mastoplastica riduttiva e l’allattamento

FAQ
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Ho un seno enorme che non corrisponde affatto alle proporzioni della mia figura. Vorrei sapere se la mastoplastica riduttiva può influire sull’allattamento. Ho 23 anni e ho programmato di affrontare una gravidanza solo tra qualche anno. Il seno, però, mi dà molto fastidio.
STAR MEDICAL CENTER Ltd  |  Basic member  |  Milano
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Un volume eccessivo del seno (iperplasia) non costituisce solo un problema estetico ma molto spesso comporta per la donna interessata disagi psicologici e fastidiosi disturbi. Per ritrovare l'armonia nelle proporzioni e la giusta serenità si può ricorrere alla mastoplastica riduttiva, intervento realizzato in day hospital in anestesia locale.

Difficile trovare una donna pienamente soddisfatta del proprio seno: c'é chi lo vorrebbe più grande o più piccolo, più alto o più sodo, più simmetrico o più proporzionato alla propria corporatura. La chirurgia estetica ha in mano la chiave d'accesso per realizzare il seno dei propri desideri e mettere fine ad un cruccio puramente estetico che in qualche caso procura un inaccettabile sdoppiamento della propria immagine ideale e fisica. C'é un caso in cui il desiderio di modificare l'aspetto del proprio seno va al di là della sola aspettativa estetica ed é il caso appunto di un seno eccessivamente sviluppato. La correzione chirurgica dell'iperplasia é raccomandata senza riserve anche perché l'intervento procura notevoli benefici di carattere funzionale. La moderna mastoplastica riduttiva consente una minore invasività di intervento ed una notevole riduzione dei disagi post-operatori e dei tempi di guarigione.

Iperplasia e gigantomastia
Il volume del seno, così come la sua forma, sono determinati geneticamente. L'iperplasia é quindi ereditaria e nulla si può fare per impedire alla ghiandola mammaria di seguire il suo naturale sviluppo. Mammelle di eccessive dimensioni possono comunque essere legate a cause secondarie (come l'alimentazione od una gravidanza) che portano ad un aumento considerevole del volume di grasso. Anche un seno di taglia media può "allargarsi" a causa del fisiologico rilassamento (ptosi), a seguito della conseguente comparsa di cute e grasso in eccesso. C'é infine una situazione clinica definita con il termine gigantomastia e che riguarda l'abnorme sviluppo della ghiandola mammaria, problema che si riscontra già in età puberale e che comporta seri problemi estetici, fisici e psicologici.

Un problema non solo estetico
Un seno dalle misure "extra" non é affatto un bel seno. Se si può concedere una classifica, é più "sopportabile" il problema inverso all'iperplasia (e cioé l'ipoplasia, ovvero lo scarso sviluppo delle mammelle): un seno di dimensioni piccole o inesistenti dà infatti meno all'occhio e si può nascondere meglio di un seno voluminoso. L'iperplasia non é comunque solo un problema di "apparenze" . Una donna con un seno smoderato non vive affatto bene la propria femminilità : é limitata nella scelta dell'abbigliamento, può provare difficoltà ed imbarazzo nei rapporti personali e nell'intimità, sentirsi ostacolata nei movimenti e nella pratica dello sport. Il problema si estende anche alla sfera della salute poiché l'eccessivo peso delle mammelle la spinge a vizi di postura ed a conseguenti dolori alla articolazioni e alla schiena (con facilità alla scoliosi).
La mastoplastica riduttiva non presenta particolari controindicazioni e viene anzi consigliata per un recupero estetico, psicologico e funzionale della donna. L'intervento é particolarmente indicato alle giovani, che possono così ritrovare dimensioni più adeguate del seno e migliorare di conseguenza la propria qualità di vita. Per la riduzione chirurgica delle mammelle non é necessario attendere (come nel caso invece dell'intervento additivo) il completo sviluppo della ghiandola mammaria: in caso di gigantomastia é preferibile intervenire prima dei diciott'anni in modo da evitare alla ragazzina inutili complessi che, specie a quet'età, impediscono una serena accettazione di sé e compromettono le relazioni sociali.

Una visita per programmare la giusta correzione
L'evoluzione della tecnica chirurgica consente di ridurre enormente il volume del seno con un'ottima risalita delle mammelle. La riduzione chirurgica va però programmata "su misura", nel corso della visita preliminare effettuata dal chirurgo. Per una corretta valutazione delle nuove misure da dare al seno vengono prelevate le misure corrette del seno attuale e rapportate in base alle caratteristiche soggettive della paziente, come l'età, l'altezza, la corporatura.

Allattamento protetto
La riduzione del seno avviene asportando parte della ghiandola mammaria e della cute in eccesso. Chi ha in programma una futura gravidanza può stare tranquilla poiché la mastoplastica riduttiva non pregiudica in alcun modo la possibilità di allattamento che, ad ogni modo, si riduce in proporzione alla ghiandola rimossa.
Dott. Crescenzo D'Onofrio  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Roma Dubai
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Se nella tecnica di riduzione adottata dal chirurgo viene preservata l'integrita' e vitalita'della ghiandola, dei dotti galattofori e dell'areola,allora e' possibile l'allattamento.

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