Lifting con i fili - rischi, risultati

Gentile veragaiaalba,

Di soft lifting ve ne sono diversi come pure vi sono differenti modelli di fili di sospensione per il viso. Lei presenta una malattia autoimmune, non so quanto sia utile utilizzare qualcosa che possa stimolare processi infiammatori seppure modulati e seppure di tipo aspecifico, in modo più o meno prolungato nei suoi tessuti. Per Elasticuum, non saprei perché non uso fili permanenti nei tessuti del viso, e non ho al momento elementi sufficienti per rispondere ai suoi quesiti in modo appropriato.
Cordiali saluti
Dott. Egidio Riggio
http://chirurgiaplastica.mi.it

Gentile signora,
concordo con quanto già esposto dal collega in quanto l'impianto di materiali non riassorbibili nel contesto dei tessuti molli del viso può avere delle serie complicanze anche a distanza di tempo. Inoltre anche se sotto controllo la Hashimoto è una condizione infiammatoria cronica che pone un'ulteriore variabilità clinica da tenere in considerazione. Potrebbe comunque sottoporsi ad un lifting classico o ad un mini-lifting con meno rischi e sicuramente risultati più duraturi.
Cordialità.

Dott. A.M. Cardaci

Buongiorno,
concordiamo esattamente con i colleghi che le hanno già risposto.
Vista la condizione sottostante è assolutamente fuori luogo correre dei seppur minimi rischi con una procedura che peraltro le darebbe dei benefici minimi e temporanei.
Sicuramente una procedura chirurgica, anche se mininvasiva, è sicuramente più indicata.
Cordialità
LaCLINIQUE of Switzerland®
www.lacliniqueofswitzerland.ch

Gentilissima, Consideri che i risultati ottenibili con qualsiasi filo di trazione sono sempre inferiori a quelli che si possono avere con un vero lifting chirurgico. Detto ciò, se lei non vuole incisioni, cicatrici e scollamenti, e si accontenta di un risultato così così, può sottoporsi a un trattamento con fili di trazione. Quelli riassorbibili devono essere ripetuti più volte se si vuole mantenere un minimo miglioramento. Diverso è discorso col filo elasticum, col quale ho un po' di esperienza. Si tratta di un dispositivo composto da materiali inerti perfettamente biocompatibili quindi dubito che le possa dare problemi per la sua tiroidite che lei riferisce essere in fase inattiva. Se però, con l'Elasticum, si vogliono ottenere dei risultati tangibili, è preferibile asportare la pelle in eccesso e quindi produrre delle cicatrici. A questo punto, nella mia esperienza, i tempi di guarigione e gli esiti cicatriziali sono sovrapponibili a quelli di un lifting chirurgico miniinvasivo (macs lift) ma con quest'ultimo i risultati sono nettamente superiori. Per questo motivo ho pressoché abbandonato l'uso del filo elastico e utilizzo solo i fili riassorbibili nelle pazienti che per varie ragioni (paura, budget limitato) non vogliono fare un lifting chirurgico. Può leggere le informazioni sul lifting macs lift alla pagina www.plasticsurgery.it/lifting. Non dimentichi di cliccare il cuoricino se trova le risposta interessante. Cordiali saluti Dott. Francesco Alia Specialista in Chirurgia Plastica ‪Via Copernico 47‬ ‪20125 Milano‬ Tel. ‪  02 6... Visualizza il numero 02 66711656  Numero di telefono ‬ Facebook: http://www.facebook.com/dottfrancescoalia http://www.plasticsurgery.it http://www.chirurgiaesteticablog.com

Data la sua patologia di base non userei l'endotine. L'ho provato qualche anno fa ma non mi ha entusiasmato. Il lembo si può fissare con delle normali suture. Si tratta comunque di un dispositivo da utilizzare in un lifting chirurgico, con incisioni e cicatrici, e non ha niente a che fare coi fili di trazione che si inseriscono senza tagli o con incisioni di pochi millimetri.