Mastoplastica additiva: da una prima scarsa a una seconda abbondante

Ciao!
Ho sempre pensato di fare questo intervento, non mi sentivo a mio agio, così, visto che i miei genitori sono sempre stati contrari, ho utilizzato tutti i miei risparmi per poterlo realizzare. La mia autostima era bassa, in spiaggia mi vergognavo, così mi sono mobilitata per la ricerca del mio chirurgo. Il mio primo incontro è stato a Bologna con una dottoressa, ma sono uscita dalla visita un po’ così, ero terrorizzata e ho detto di no. Poi ho visto il prof. e mi ha convinto! Mi ha chiesto se me la sentivo e se ne ero certa e mi sono affidata a lui nella scelta delle protesi, la mia unica pretesa era una media proiezione per un risultato naturale, che non si vedesse o che fosse troppo grande perché sono una sportiva.
Sono arrivata da sola a Firenze e trovata la clinica sono stata ben accolta dallo staff. Il post è stato un po’ difficile, facevo un po’ fatica ad alzare bene le braccia, ma dalla seconda settimana stavo bene e ho ripreso pure a guidare. Al primo controllo, quando mi sono vista, confesso di aver realizzato cosa avessi fatto e me ne stavo quasi pentendo, ma perché sono giovane (19 anni) ed ero un po’ in paranoia, ma appena il seno è diventato più morbido e naturale mi sono abituata e ora sono felice della mia scelta. Partivo da una prima scarsa e ora ho una seconda abbondante che è proprio quello che volevo. Questa estate non mi vergognavo più, non devo più portare reggiseni super imbottiti anche se non ho ottenuto una taglia molto grande visto che, come dicevo, non volevo che si notasse. In clinica si sono rivelati tutti disponibili e mi hanno accontentata sulla richiesta di portare un modello di protesi più piccolo, il professore mi ha dato sicuramente subito fiducia perché è molto alla mano e ora sono sicuramente più felice di prima.
Soffrire un po’ ne vale la pena!