Mastectomia bilaterale e ricostruzione contestuale, tecnica migliore

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Mastectomia bilaterale e ricostruzione contestuale, tecnica migliore

Enzo  |  Visitatore  |  Zurich
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Salve, mia moglie ha una mutazione BRCA1, ha 40 anni e non ha un tumore. In via preventiva intende sottoporsi ad una mastectomia bilaterale con ricostruzione. Avendo un bel seno abbondante e non cadente (una terza piena) è spaventata dai risultati dell'intervento, sia in termini estetici che di consistenza. Ad una prima visita presso uno specialista, ci ha suggerito un posizionamento prepettorale e delle protesi della polytech, con eventuale lipofilling a distanza di un anno. A parte il fatto che sia io che mia moglie abbiamo trovato le protesi polytech esageratamente dure (ho chiesto se poteva orientarsi sulle Motiva che sono più morbide ma dalla risposta che ha dato non ha esperienza con questo prodotto), anche l'intervento prepettorale con successivo lipofilling non ci ha convinti. Non sarebbe meglio un sottofasciale o un dual plane? In base alla vostra esperienza, mettendo sul piatto della bilancia sia le cicatrici sia il risultato finale, sarebbe meglio procedere prima al lipofilling con espansore e poi sostituire con protesi o è corretto mettere subito la protesi definitiva e successivamente ritoccare con lipofilling dove necessario?
Dott. Dario d'Angelo  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Napoli, Salerno
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Buongiorno l’argomento è molto vasto per cui le risponderò pragmaticamente e schematicamente.
1 - sua moglie ha necessità di una mastectomia sottocutanea profilattica
2 - la protesi va posizionata in posizione sottomuscolare (è inutile parlare di dual plane perché la ghiandola viene asportata).
- potrebbe essere presa una procedura con impianto di espandere e lipofilling seriati sgonfiando progressivamente l’espansione.
Quest’ultima è una procedura molto interessante ma tenga conto per “ricreare” una mammella molto abbondante saranno necessarie almeno 10 procedure di lipofilling
Per quanto riguarda la scelta delle protesi faccia decidere al chirurgo al quale sua moglie deciderà di affidarsi, anche se, personalmente, le consiglierei delle protesi ricoperte di poliuretano e quindi necessariamente Polytech

Cordialità,

Dott. Dario d’Angelo
Enzo  |  Visitatore  |  Zurich
  • 3 risposte
Gentile dott D'Angelo, grazie per la sua risposta. Leggo in internet che le Polytech sono le più utilizzate dai medici: mi aiuta a capire perché? Il vantaggio principale del poliuretano, ovvero la bassissima probabilità di contratture capsulari, è come anche anche alle Motiva, che sono nanotesturizzate, però le Polytech ho avuto la possibilità di toccarle con mano (un chirurgo me le fatte provare) e sono dure e innaturali, difetto che dovrebbe essere ancora più marcato in una ricostruzione post mastectomia, considerata l'assenza di tessuto ghiandolare che le ricopre. Quando è stato fatto notare al chirurgo, ha confermato che anche a intervento concluso le Polytech non saranno mai morbide come il seno naturale (faccio presente che non erano neanche le B-Lite - che leggo essere ancora più dure - ma erano le Polytech anatomiche "standard"). Dunque qual è il vantaggio (nel caso di mia moglie) che le Polytech vantano rispetto alle Motiva per cui andrebbero preferite? Grazie

Risposta a Enzo

Dott. Dario d'Angelo  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Napoli, Salerno
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Una ricostruzione con protesi porta sempre ad un seno “duro”.
Come già detto, io non entrerei bella scelta delle protesi. Dal punto di vista clinico k lo a consistenza di una protesi, in ogni caso, è davvero poco influente (apprezzabile). L’unica procedura in grado di donare alla mammella ricostruita una consistenza simile a quella naturale è quella che prevede l’utilizzo di tessuto autologo. Quindi, lipofilling seriati (procedura molto lunga) o lembi microchirurgici (DIEP in primis).
Personalmente non sono un grande estimatore delle Motiva. Il loro cavallo di battaglia è il gel, ma le assicuro che quello di un altra azienda, la Nagor, è ancora più soffice

Risposta a Dott. Dario d'Angelo

Enzo  |  Visitatore  |  Zurich
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Grazie Dottore per le risposte, molto esaustive e chiare
Dott. Ranieri Mazzei  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Milano
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Egregio Signore buongiorno,
Sicuramente la decisione di sottoporsi ad una mastectomia bilaterale profilattica, sia pure in presenza della mutazione del gene BRCA1, è certamente difficile e controversa, dato che tale mutazione non costituisce una assoluta certezza di sviluppare un tumore nel futuro, ma solamente un'elevata probabilità.
Venendo alle sue domande, certamente si dovrà procedere ad un intervento di mastectomia sottocutanea bilaterale "nipple sparing" (cioè con preservazione del complesso dell'areola e del capezzolo), con contemporaneo inserimento sottomuscolare (dato che la ghiandola verrà asportata in toto), di una coppia di espansioni cutanei di volume adeguato.
Seguirà un fase di riempimento graduale degli espansori, che potrà durare anche qualche mese, fino al raggiungimento del volume desiderato. Sarà opportuno procedere ad un iper-riempimento (almeno del 10% del volume), al fine di ottenere la maggior naturalezza degli impianti una volta sostituiti gli espansori. In questo modo si riesce a ricreare un buon solco sottomammario e un naturale decolté.
Una volta raggiunto la massima espansione è opportuno lasciare assestare il risultato in maniera da permettere all'organismo di formare una adeguata capsula attorno agli espansori.
Quindi andranno rimossi gli espansioni e sostituiti con due protesi definitive della misura e forma desiderata da sua moglie. A questo proposito concordo con la scelta di protesi Motiva Ergonomix, che daranno un risultato naturale perché molto morbide al tatto e con una microtesturizzazione.
Lascerei la valutazione se ricorrere ad un lipofilling a risultato ottenuto e stabilizzato, sia per correggere, se necessario, piccole asimmetrie, sia per dare all'impianto una maggiore morbidezza e naturalezza specie nei quadranti interni.
Ritengo inoltre opportuno, a questo proposito, procedere anche ad una crioconservazione delle cellule staminali estratte dal tessuto adiposo della signora, per un futuro utilizzo.
Tale pratica è regolarmente autorizzata in Svizzera dove esistono società specializzate (Banche delle staminali) per tale procedura.
Infine, dato che a quanto scrive vive in Svizzera, consideri che almeno parte dei costi per tali interventi potrebbero essere coperti dalla Krankenasse. Per questo sarà necessario preparare un' adeguata e completa documentazione clinica da presentare alla Cassa Malati al fine di ottenere il suo benestare.
Resto a disposizione per ogni eventuale chiarimento.

dr: Ranieri Mazzei
Facharzt für Plastische Chirurgie
Basel - Zürich
Enzo  |  Visitatore  |  Zurich
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Grazie Dottore per tutte le risposte. In realtà vivo in Italia, estethicon mi ha localizzato in svizzera per colpa della VPN svizzera che uso. L'intervento puntavo a farlo sfruttando il SSN, visto che in Italia è gratuito per i portatori di mutazione (al riguardo mi faccia sapere se le cliniche in cui opera in Italia sono convenzionate). Le sedute di lipofilling sucessivo presumo invece non le passi il ssn, per cui penso le farò a pagamento. Grazie ancora per le risposte

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