Rivedere intervento ginecomastia dopo 19 anni

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Rivedere intervento ginecomastia dopo 19 anni

Alex  |  Visitatore  |  Lazio
  • 2 risposte
Buongiorno.19 anni fa quando avevo circa 25 anni sono stato sottoposto a intervento di ginecomastia.sin da piccolo a periodi avevo avuto problemi alle ghiandole mammarie,probabilmente dati da una produzione ormonale troppo estrogenica visto che già da piccolo lo disse un medico e poi crescendo,mancanza di barba e altro.probabilmente prima di pensare a togliere la ghiandola sarebbe stato utile vedere con un endocrinologo come sistemare la situazione senza operare,ma questo lo dico ora a 44 anni con un altra esperienza.adesso dopo i 40 si è verificato di nuovo un ingrossamento della zona ghiandolare.tempo fa c'erano sotto uno o due punti che facevano del dolore e intorno si era rifatto i l classico -grasso-da ginecomastia.dopo un anno di attenzione alla dieta e un po'di attività fisica la parte sotto che faceva male al tatto é andata via e il grasso si è un po'ridotto intorno ma comunque è rimasto e sembra un po'effetto liquido.molle.ora mi chiedo se si potrebbe reintervenire togliendo,se ci sono,residui di ghiandola vecchia o acini mammari che originano quell'infiammazione e grasso , aspirare con una cannula quel grasso intorno,praticamente una pulizia,e poi rifare una sutura fatta bene sull' areola del capezzolo perché nell'intervento che avevano fatto prima è rimasto come un buco sotto nel muscolo in sede della ghiandola dove hanno tagliato e il capezzolo dopo di ciò sopra non è più bello disteso ma raggrinzito.mi chiedo anche se in sede della ghiandola dopo averla asportata non si poteva mettere una placchetta di silicone sotto al capezzolo in modo da fare un riempimento decente e una successiva sutura e finitura a regola d'arte.avvenne tutto troppo rapidamente al tempo.ringrazio per l'attenzione e porgo cordiali saluti.
Dott. Alberto Peroni Ranchet  |  Premium member  |  Gallarate, Milano, Como
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certamente si può rioperare. Probabilmente il primo intervento non è stato ben rifinito con una liposuzione che appianasse bene intorno all'areola il grasso così da non avere l'effetto "buco" ed avere un petto liscio con l'areola del capezzolo piatta. Dr.Peroni Ranchet
Alex  |  Visitatore  |  Lazio
  • 2 risposte
Buongiorno Dottore e grazie per avermi scritto.Al tempo del primo intervento,ero molto più giovane,nell'intervento non è stato aspirato grasso mammario,ma è stata tolta la ghiandola mammaria,circa un 35-40mm se non ricordo male...tutto lavoro di bisturi,e li sentii lavorare essendo in anestesia locale.Con i bisturi tagliarono intorno alla ghiandola creando una sorta di buco-avvallamento sul muscolo pettorale dove questa risiedeva.Successivamente alla sutura dell'areola e guarigione,questa non è rimasta ben distesa ma raggrinzita,con una sorta di buco sottostante al tatto nel muscolo.Ora a distanza di quasi 20 anni,mi chidevo se era possibile rivedere il lavoro,adesso ci sarebbe si da fare una pulizia aspirando una parte di grasso che si è formato lateralmente verso l'esterno ed eventuali residui di ghiandola che lo hanno originato nell'infiammazione,riempiendo il buco nel muscolo-ex sede ghiandola con una placchetta silicone e una sutura fatta bene esternamente che riporti l'areola del capezzolo ben distesa.Grazie ancora per l'attenzione.Praticamente una pulizia e risistemazione della zona e sutura fatta bene.
Dott. Carlo Magliocca  |  Basic member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Roma
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Carissimo Alex, con molta probabilità la prima volta che si è sottoposto all’intervento chirurgico, più di vent’anni fa, le è stata asportata la sola ghiandola mammaria ipertrofica. Non è stata eseguita una liposcultura di rimodellamento ne tantomeno dei lembi di rotazione adiposi per evitare il cosiddetto “buco” retroareolare. Non esistono placchette di silicone da posizionare per evitare l’avvallamento post operatorio ma esistono,e sono dettagliatamente descritte oggi in letteratura, molte e diverse tecniche per ovviare a questo problema. Comunque non si preoccupi potrà certamente essere rioperato e recuperare un torace maschile.
Un caro saluto e spero di esserle stato utile.
Carlo Magliocca
Specialista in chirurgia plastica e estetica dal 1985
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Studio: XXXXXXXXXX
Dott. Massimo Re - Chirurgo plastico ed estetico  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Milano, Riccione, Bergamo, Lecco, Seregno, Como
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Gentile Alex,
senza dubbio è possibile reintervenire e sistemare la situazione.
Di solito riesco a asportare la ghiandola frammentandola direttamente con la cannula e aspirandone i frammenti. Se non fosse sufficiente, dovrò procedere con una piccola incisione e rimuovere la ghiandola residua. L'incisione nel caso verrà effettuata in modo tale che sarà assolutamente invisibile una volta guarito del tutto.
Le ricordo che si tratta di un piccolo intervento in anestesia locale e che sostanzialmente l'unico disagio è la fascia contenitiva che dovrà potare per qualche settimana.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti.
Dr Massimo Re
Alex  |  Visitatore  |  Lazio
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Buongiorno Dottore,la ringrazio innanzitutto per avermi risposto,come ringrazio anche gli altri Vostri colleghi.Quello che mi ha scritto è molto interessante per ripulire la zona dal problema,ma rimarrebbe il fattore estetico,in quanto nel precedente intervento,praticamente scavarono il muscolo intorno alla ghiandola con il bisturi senza tanti complimenti e lo sentii pure fare essendo in anestesia locale,dopo guarigione e ancora adesso,il capezzolo sopra rimane raggrinzito e al tatto sotto si sente il buco nel muscolo pettorale,evidenziato con il muscolo in contrazione.Grazie per la cortese attenzione.

Risposta a Alex

Dott. Massimo Re - Chirurgo plastico ed estetico  |  Premium member  |  Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  |  Milano, Riccione, Bergamo, Lecco, Seregno, Como
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Proprio per questo motivo è fondamentale prima di tutto effettuare una visita di persona.
Solo così è possibile valutare concretamente e con precisione la correzione migliore da fare, ogni caso è a se e va valutato scrupolosamente.
Cordiali saluti.
Dr. Re

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