Lipofilling, aumento seno senza protesi - costo

La ringrazio infinitamente dott Ponzielli.
Effettivamente le possibili complicanze che Lei ha elencato sono proprio i miei timori.
Ho familiarità con il cancro della mammella (mia madre é deceduta a causa di questa patologia ) ed andare incontro a difficoltà diagnostiche per aver scelto la mastoplastica additiva con questa tecnica mi sembra una leggerezza imperdonabile.
Inoltre Lei mi conferma che c'è il rischio che addirittura si possa "mettere in moto " un meccanismo di proliferazione cellulare atipica in sostanza ... dunque scatenare qualcosa che potrebbe essere latente o potenzialmente possibile.
Insomma i miei dubbi sono leciti.
Chiaramente se fino ad oggi (ho 47 anni e due figlie adulte) non ho proceduto ad effettuare un intervento di mastoplastica additiva é soprattutto per questo motivo (oltre al fatto che la spesa incide sul mio budget economico familiare ).
Ho una seconda di coppa, seno che ritengo piccolo per me, ma sono fortunata perché sodo e pieno.
Certo se sono qui a prendere informazioni é perché non vivo bene il mio aspetto, ma di fronte alla malattia, mi sembra una bestemmia non apprezzare ciò che sono .
E questo mi fa avanzare l'ipotesi di provare un intervento migliorativo (ai miei occhi ) per poi fare subito dieci passi indietro ...
Grazie infinite

Vedo dal suo linguaggio che ha gli strumenti per potersi "orientare". Se fossi in lei non avrei alcun timore di una protesi se messa retromuscolare con un accesso sotto mammario: la ghiandola mammaria non ne può aver danni alcuno, anzi sembrerebbe ( minimamente ) addirittura protetta dal rischio di tumore. Buona domenica Dr Ponzielli

Caro dott Ponzielli, mi scuso per non aver detto anticipatamente che sono una "infermiera datata". Questo il motivo del mio linguaggio.
Come dicevo in risposta ad un altro professionista, la mia esigenza (non saprei nemmeno se definirla tale) é di rendere "proporzionato" il mio decolleté a ciò che è la mia costituzione. Ho un seno da "adolescente " che andava bene in giovane età . Oggi lo vivo come un disagio. Vorrei semplicemente renderlo armonico . Non aspiro a grandi taglie. Una terza misura sarebbe più che sufficiente.
Esprimere qui i miei dubbi e ricevere i consigli di professionisti esperti mi sta aiutando ad orientarmi nella scelta giusta per me e in questi giorni l'idea di una mastoplastica additiva con protesi sta prendendo corpo.
Non ne ho ancora parlato con il mio compagno ... ma so che non è contrario a questo genere di correzione. Questo in linea generale. Devo però affrontare l'argomento seriamente con lui.
Non esiterò a contattarLa non appena avrò palesato al mio compagno questo mio desiderio.
Ancora grazie
Barbara

Capisco benissimo, venga tranquillamente a trovarmi assieme al suo compagno, Dr Ponzielli

Gentilissimo, grazie.
Lei riceve soltanto a Milano?
Io vivo a Roma ma non sarebbe un problema venire a Milano perché attualmente le mie figlie vivono lì per ragioni di studio.

Si ricevo e opero a Milano generalmente lun mart o mercoledì. Se desidera un incontro con me mi può chiamare sul mio cellulare 335459194 buona giornata Dr Ponzielli

Buongiorno dott Magliocca,
Al momento credo di avere tessuto adiposo sufficiente per affrontare un intervento di questo tipo.
Non voglio sostituirmi ad una valutazione clinica , ma oggettivamente non sono anoressica.
Sono alta 170 cm ed il mio peso oscilla tra 60/63 kg.
Soltanto tre anni fa sono arrivata a 56 kg ma è stato un periodo difficile di disoccupazione che naturalmente ha inciso fortemente sul mio equilibrio in senso lato.
Inoltre non intendo diventare una "maggiorata". Non aspiro a grandi taglie, sarebbe sufficiente raggiungere una terza misura . Atualmente porto una seconda.

I miei timori sono molteplici e di diversa natura, dalla familiarità con il cancro al seno alla riuscita o meno dell'intervento. Non mi entusiasma l'idea di dove "ripetere l'intervento " per riassorbimento del tessuto adiposo.
Per il momento la ringrazio infinitamente della sua disponibilità.
Visitero' il suo sito
A presto

Carissima Barbara, volevo rassicurarla sul Lipofilling e sul l'incidenza dello stesso nella patologia della mammella. Non vi è nessuna relazione scientificamente provata tra Lipofilling e neoplasia mammaria. Anche le microcalcificazioni che a volte si formano dopo un Lipofilling sono del tutto diverse da quelle rilevabili in una neoplasia mammaria; sono calcificazioni grossolane mentre nei tumori della mammella le calcificazioni sono molto piccole e riunite in gruppi (cluster). Pertanto può essere sicura che il Lipofilling non interferisce ne nella formazione né tantomeno nella diagnosi di una neoplasia mammaria. Sono molto contento circa la sua consapevolezza di volere un moderato ingrandimento delle mammelle depone per una innata saggezza! Certo, a volte, può esserci la necessità di un secondo Lipofilling per un eccessivo riassorbimento ma questo, mi creda, non può essere previsto anticipatamente in nessun modo . Un caro saluto e mi consideri a sua disposizione quando vorrà .
Carlo Magliocca

Caro dott Magliocca,
La ringrazio per i chiarimenti. Mi rendo conto che in medicina le evidenze scientifiche sono fondamentali, ma resta il timore di affrontare un percorso che mi lascia perplessa .
Ho visto un solo intervento (cancro al seno) di ricostruzione addirittura di una mammella dopo mastectomia con la tecnica di lipofilling. Naturalmente stiamo parlando di un altro tipo di intervento che non è stato risolutivo in una sola seduta. Questo però ha consentito alla paziente di poter intervenire soltanto sulla mammella colpita senza dover posizionare una protesi anche nella mammella sana.
L'effetto naturale e la possibilità di trovare una soluzione ad una vera e propria mutilazione mi è sembrato un miracolo.
Forse l'esempio é fuori contesto, ma l'ho citato per riagganciarmi alla relazione lipofilling/cancro della mammella. Dunque in questo caso il chirurgo ha proposto alla paziente il lipofilling come soluzione. Non avrebbe scelto questa strada se il rischio fosse proprio "scatenare " una patologia da cui la paziente stava uscendo ...
Ciò nonostante mi sto abituando all'idea di usare delle protesi, cercando di non pensare ad un corpo estraneo ma soltanto alla risoluzione di un disagio.
Le confermo che una terza misura sarebbe più che sufficiente per farmi sentire bene con me stessa. Non so se definirla saggezza o semplicemente coerenza con ciò che è il mio aspetto generale. Sta di fatto che ho sperimentato una quarta misura durante l'allattamento e non mi piaceva affatto, quindi ritengo che una correzione più moderata sia più adatta a me.
La ringrazio infinitamente
Barbara

La mastoplastica additiva con impianto protesico è oggi un intervento molto sicuro e probabilmente è ancora la prima scelta per un aumento delle mammelle. Le protesi mammarie oggi a disposizione sul mercato sono tutte di ottima qualità e soprattutto sono riempite di silicone coesivo. Silicone coesivo vuol dire che se malauguratamente la protesi si rompe il silicone non fuoriesce dalla membrana protesica e rimane contenuto in essa. E' una garanzia di Sicurezza. Però prima di sottoporsi all'intervento chirurgico è corretto che tutte le pazienti sappiano e siano consapevoli che non è un intervento definitivo. Cosa vuol dire! Vuol dire che, con il tempo, tutte le protesi vanno incontro ad usura e nei diversi studi clinici la percentuale delle complicanze a distanza, quali la contrattura capsulare e la rottura delle protesi, aumenta considerevolmente trascorsi i dieci anni dall'intervento sino a diventare percentuali altamente significative dopo i quindici anni. Senza considerare che la conformazione e la struttura della ghiandola mammaria e del mantello cutaneo che riveste le mammelle cambia con gli anni e di conseguenza cambia anche il risultato estetico. E' corretto che tutte le pazienti siano consapevolmente informate prima di sottoporsi all'intervento chirurgico. Circa la sede dell'impianto, la più sicura e soprattutto quella che restituisce risultati più stabili nel tempo è certamente il dual plane, dove la protesi viene coperta superiormente dal piano muscolare mentre la porzione inferiore è in un piano retroghiandolare. La stabilità del risultato è dovuta principalmente al fatto che tutte le protesi mammarie provocano, con il tempo, un assottigliamento del parenchima ghiandolare e, a distanza, se si è scelta una loggia interamente retroghiandolare, i bordi esterni delle protesi potrebbero rendersi visibili e palpabili.
Spero di esserle stato utile e di averle fornito tutte le informazioni utili necessarie alla decisione dell'intervento
Un caro saluto e non dimentichi di cliccare sul pollice verde
Carlo Magliocca
Specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica
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Buongiorno dott Delfino, mi sto rendendo conto che la tecnica di cui chiedo presenta varie complicazioni e se prima nutrivo dei dubbi, ora sono certa di non volerlo fare.
Inizio a considerare favorevolmente l'impianto di protesi, sebbene anche qui abbia delle resistenze legate proprio all'idea del "corpo estraneo".
La ringrazio infinitamente

Buonasera dott Delfino,
ringrazio anche Lei per la sua risposta.
Già soltanto l'informazione che mi ha dato (mi riferisco alla necessità di intervenire a più riprese sostenendo dunque costi per me importanti ) mi dissuade dall'idea di rendere concreto questo percorso.
Credo che valuterò seriamente la possibilità di intervenire usando le protesi.
La ringrazio infinitamente