Aumento seno con protesi 355 cc Polytech - da una seconda a una quarta

Ormai è già da poco più di una settimana che mi sono operata, ho fatto la mastoplastica additiva e non mi sono trovata bene, ma benissimo! Loro sono stati gentilissimi, ti mettono a tuo agio… Di solito uno parte agitato e invece loro dello staff sono stati bravissimi. Anche il risveglio dall’intervento è andato una meraviglia, nessuno problema con l’anestesia, anzi, di solito esco dagli interventi piangendo e questa volta ridevo, anche i miei parenti che aspettavano erano sopresi. La sera stessa sono tornata a casa e, risa a parte, ho preso giusto un antidolorifico la prima sera e poi basta, i 3 giorni successivi sentivo un po’ di fastidio, niente di insopportabile, e per il resto stavo benissimo. Volevo fare questo intervento da tempo, poi anche per paura ho sempre posticipato, proprio per una cosa mia e per sentirmi meglio desideravo passare da una seconda a una quarta. Quando non ci si piace e si desidera fare qualcosa si pensa subito alla questione dei soldi, ma penso che rifarsi il seno sia un vero investimento perché se si ha un disagio di questo tipo non si riesce a superarlo, forse per una questione psicologica, invece dopo l’intervento ti senti già meglio e affronti la vita in tutt’altro modo. Io mi sono operata da poco e quindi è ancora presto, ma già da quando mi sono svegliata e ho visto il promontorio ero felicissima, non ci potevo credere che erano mie! Il giorno dopo, invece, quando ho tolto le fasce e l’ho visto ero entusiasta, avevano fatto davvero più di quanto mi aspettassi. Sapevo di potermi fidare del professore perché in passato mi aveva operato al setto nasale e non ho dovuto affrontare la tradizionale ricerca del chirurgo, poi a visita ero stata chiara su cosa desideravo e lui aveva fatto capire che cercava di accontentarmi, ma andavano considerati certi aspetti come lo spazio disponibile per inserire un certo volume. Insomma, l’ultima parola spetta sempre al chirurgo…. Infatti ho messo 355 cc di protesi tonde di una marca tedesca, Polytech. Inizialmente si pensava sottomuscolo, ma visto che c’era lo spazio, il giorno dell’intervento ha deciso inserirmi le protesi sottoghiandola per farmi sentire meno dolore e optare per la soluzione meno invasiva. Rispetto ad anni fa le cose sono cambiate tantissimo, ora le protesi non si cambiano più ed è una grande cose perché eviti di dover affrontare un’altra operazione a distanza di tempo. Non danno nessun problema per l’allattamento, anche se non ho ancora provato, e anche la tecnica chirurgica ti permette di tornare a casa il giorno stesso, mentre conosco ragazze che l’hanno fatto anni fa e che erano rimaste ricoverate anche 3 o 4 gioni.
Sono stata al primo controllo e anche le cicatrici sotto il seno stanno procedendo bene, i punti sono già caduti tranne uno, questione di un paio di giorni, e posso fare la doccia. Posso iniziare anche a massaggiare per riacquisire la sensibilità che ai capezzoli ho già, ma sotto sento come una specie di formicolio che passerà, probabilmente dato anche dal fatto che sono state ferme per più giorni.
Ad oggi è veramente come se non mi fossi operata, sento già la differenza perché i primi giorni il seno era più gonfio e duro, anche un po’ rosso, invece adesso che si sta ammorbidendo va benissimo.
Confesso pure che se avessi dovuto portare per un mese, giorno e notte, il reggiseno tradizionale sarebbe stata una tragedia, invece questo sportivo non lo senti nemmeno, è come indossare una maglietta, si può regolare, ha la cerniera e diversi gancetti davanti e un domani potrò utilizzarlo anche per fare sport. Io l’ho preso nero della Dafne e il giorno dopo è arrivato a casa subito!
Davvero un’esperienza che è andata meglio di ogni aspettativa.