Rimozione di vene varicose - tecnica Chiva o Trap?

Dottore grazie per avermi risposto ho 44 anni peso 73 chili e pratico arte marziale, dopo la palestra corro circa 2 ore in salita e sotto il sole della sicilia in pieno luglio o agosto non cambia niente.premetto che l ho sempre fatto quasi ogni giorno senza problemi,da circa 1 anno la gamba sinistra interno laterale ginocchio una vena un po gonfia e si nota tortuosa ho fatto il dopler e la dottoressa bravissima a mio parere mi dice che la vena respira perfettamente non ci sono segni di varicoflebite e non ci sono trombi però ci sarebbe un po di incontinenza valvolare mi ha dato una cura e con ironia poi dice comunque cambia mestiere datti al nuoto. Dopo di ciò sono andato da un chirirgo vascolare e non gli ho detto niente che avevo fatto il dopler e dei condigli della dottoressa. Il chirurgo mi guarda da lontano la vena un pezzettino un po gonfio visto che l ho aspettato 3 ore fuori all impiedi ospedale mi guarda da lontano e dice ok ti puoi vestire si sta formando un trombo questa vena la togliamo. Ora dico io non sará mica il messia? Ma come si permette?

Giuseppe

Questa è la gamba che il chirurgo vascolare si è permesso di dire che bisognerebbe togliere la safena .secondo me bisognerebbe togliere alcuni medici ,magari qualche poveraccio ignorante in materia ci casca.

Dimenticavo ,nel dopler la dottoressa ha scritto contrattura muscolare alla coscia sinistra in prossimitá della vena .adesso il bruciore è passato tra riposo e integratori in famiglia nessuno soffre di varici quindi mi chiedevo è possibile che la vena sia uscita per sforzi fisici? Visto che corro sempre in salita, e in palestra abbiamo anche la lotta che richiede un grande sforzo addominale e delle gambe. È possibile che sia uscita per questo o no? Grazie per eventuale risposta

No, non credo. L'attività fisica non c'entra nulla!

La safena si toglie solo in casi eccezionali, Giuseppe. Se può eviti questo tipo di soluzione, anche se molti troppi chirurghi si ostinano ancora a rimuovere la safena.

Grazie per il suo consiglio dott magliocca ho vissuto 20 anni a new york e non ho mai avuto problemi di varici dico questo perché attualmente mi trovo in sicilia e purtroppo sono deluso dai consigli ricevuti da certi chirurghi e un'altra cosa che da fastidio è che voi medici avete tutti un'opinione diversa,ognuno con la propria tecnica,laser, trap,il dott stefano usa la chiva e qua giú usano ancora togliere la safena ora dico io come fa un poveraccio che ha un problema alla gamba a prendere una decisione ?

Ho cercato d'informarmi un po riguardo questa patologia delle vene e leggendo nei vari forum ho notato,il dott stefano dice a un'altro medico che la trap non rigenera un bel niente, e vanta la chiva.il dott marchese dice che la chiva è stata abbandonata da quasi tutti,lei usa il laser e qua giù in sicilia tolgono direttamente la safena aggravando la situazione.ringrazio tutti i medici per le vostre opinioni per il vostro tempo ma come vedete c'è una confusione enorme.

Gentile signor Giuseppe, non c' e' nessuna confusione, ne' contraddizione tra i vari specialisti che stanno partecipando al forum, il problema e' che nel trattamento delle varici attualmente sono previste diverse metodiche, tutte valide, ma efficaci solo se eseguite correttamente e con la giusta indicazione. Uno dei problemi della Chiva era l' enorme difficoltà ad eseguire delle mappature emodinamiche complete e corrette (presupposto fondamentale per una buona riuscita dell' intervento); la safena deve essere eliminata solo se incontinente (e le diverse metodiche previste quali stripping, laser, radiofrequenze e scleromousse differiscono poco quanto a risultati e recidive nel tempo, l' importante e' la corretta esecuzione, per il resto ognuno utilizzi pure la tecnica da lui meglio conosciuta e praticata, ci mancherebbe altro). La situazione non può' che migliorare da un punto di vista emodinamico con l' asportazione di un tronco varicoso ectasico e incontinente. Se la safena e' continente, vanno trattate solo le collaterali varicose, questi sono principi fondamentali in flebologia. Quanto alla trap, trattasi sicuramente di una tecnica nuova, con pochi anni di follow up, ma il successo che ha riscosso tra medici e pazienti e' enorme e non può essere ignorata, nonostante non sia ancora inserita nelle linee guida nazionali ed internazionali di riferimento.
Le posso unicamente consigliare di scegliere uno specialista nel quale riporre la sua fiducia ed affidarsi serenamente alle sue cure.

dott Marchese prima di tutto grazie per aver dato chiarezza,detto questo volevo dire che non è che il chirurgo ha 3 o 4 tecniche a disposizione nel cassetto e le sa usare tutte perfettamente ed adopera quella più appropriata specifica per il caso, di solito hanno già una tecnica piazzata che usano frequentemente.il problema sorge quando si riscontrano opinioni diversi , cioè io vado da 2 chirurghi vascolari con la stessa patologia e opinioni diverse.sono andato dal primo chirurgo, mi ha fatto un doppler, risultato vena pervia, nessuna evidenza di varicoflebite nessun trombo, si consiglia una cura x 2 mesi a base di integratori. il secondo chirurgo specialista vascolare, sono andato da lui per una seconda opinione ma non ho detto niente che avevo il doppler in tasca. mi guarda e mi dice che ho un trombo alla gamba , ma solo a guardare da lontano, mi dice ti puoi vestire hai un trombo alla gamba mi prescrive punture e mi dice fra 2 mesi vieni che sta vena la togliamo . la sua tecnica? solo quella è ... stripping. aspettando fuori prima di entrare parlavo con un signore che è stato operato e gli hanno tolto la safena, mi diceva che da quando s'è operato non dorme più la notte ha problemi di circolazione gli vengono crampi e prima dormiva e stava meglio morale di questa storia è che bisogna stare attenti a cosa si sceglie di fare e anche a quali mani affidarci e anche a quale tecnica. ringrazio anche il dott Magliocca per i suoi preziosi consigli, grazie ancora a voi medici.

Le ha risposto correttamente il mio collega, il Dr. Marchese. Io personalmente credo che non esiste una tecnica standard e valida per tutti i casi clinici. Ogni caso clinico ha la sua indicazione. Sarà l'esperienza del chirurgo a sceglire la tecnica ed a programmare il giusto intervento

Caro Magliocca,
legga la mia risposta al Dott. Marchese, vale anche per lei.
Distinti saluti

Caro Sig Giuseppe, lei ha ragione nel dire che c'è una confusione enorme, ed io potrei aggiungere che la confusione è pari alla scarsa conoscenza della emodinamica venosa. Purtroppo per i pazienti è difficile distinguere chi sa da chi non sa , cioè pesare il livello culturale del professionista indipendentemente dal suo ruolo nella gerarchia della sanità pubblica.
Questa sono le considerazioni di un paziente con gli stessi suoi problemi XXXXXXXXXXXXXXX-al-paziente/ .
La mia attività clinica e scientifica sul web è rappresentata da:
3 siti XXXXXXXXXXXXXXX , XXXXXXXX , XXXXXXXXXXXXXXXX
2 canali su you tube , uno di video in Italiano con circa 80 video .XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX ed uno di video esclusivamente tecnici in Inglese con circa 40 video .XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX .
Il mio curriculum è sul sito.
Credo che basta a documentare la mia attività clinica e scientifica.
PS: davanti agli indirizzi web manca www perchè non consentito dal sito
Cordiali saluti

Gentilissimo Dott.Marchese,
lei da \"vecchio chirurgo\" dovrebbe sapere che le indicazioni ai trattamenti medici emergono dai principi della Evidence Based Medicine ( medicina basata sulle prove di efficacia .XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX-based-medicine/ ). Le prove di efficacia identificate dalla EBM sono, come lei certamente saprà, le review di società scientifiche quali la Cochrane Library e i Trials prospettici randomizzati di evidenza A, quelli cioè di cui si può dimostrare l\'assenza di conflitti di interesse. La EBM assegna il gradino di evidenza più basso al parere dell\'esperto.
La CHIVA è stata presentata a Plessis Sous Thils , un paesino della Borgogna, nell\'autunno del 1988 e non nei primi anni 80.
Le evidenze scientifiche sulla CHIVA indicano chiaramente che è il trattamento che ha il minor numero di recidive a 10 anni ( dati certi alla mano e non chiacchere da giornalino di gossip //XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX/0B9u_dUXdRAPYQzZJdi1UX20tX3M/edit?usp=sharing , questa la Cochrane //XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX/0B9u_dUXdRAPYZFNHelNRblJHdDg/edit?usp=sharing , l\'uso della safena nei by-pass //XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX/0B9u_dUXdRAPYVFFHUkZaR2FYZzA/edit?usp=sharing .
Sulla TRAP invece NON esiste NESSUNA letteratura scientifica. questo è il mio parere .XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX.html .
Attendo risposta confortata da citazioni bibliografiche dello stesso livello di evidenza scientifica.
Se vuole incontrarmi terrò un master course sulla CHIVA nell\'ambito del prossimo ( 3 Ottobre) congresso Nazionale del Collegio Italiano di Flebologia , ho 90 minuti a disposizione e ne lascerò 30 per la discussione.
PS: i link per esteso non possono essere pubblicati, aggiunga https davanti a link di google drive e www davanti a treccani e veneinforma, oppure mi scriva in privato e glieli mando ( info(chiocciola)XXXXXXXXXXXXXXX)
Distinti Saluti
Prof. Stefano Ermini
Docente di Flebologia Emodinamica Università di Camerino

Ho fatto terapia laser x curare vena safena ma ho solo peggiorato situazione.... Ho operato la safena... Togliendola!!! Ma ahimè sono fuoriuscite antiestetiche vene vorrei provare trap ma ho paura che sia l ennssima delusione

Faccia solo terapia sclerosante

Chiedo scusa se mi inserisco nella discussione, siccome io devo prendere una decisione se mi devo sottoporre all'intervento con la tecnica Chiva per le mie vene varicose, volevo chiedere cosa intende per "tecnica laser", obliterare le safene o con il laser si può comunque restringere il lume venoso come con la tecnica TRAP? grazie