Rimozione nei - esame istologico, rischi?
Salve a tutti , vorrei togliere dei nei per motivi estetici che non mi hanno mai causato problemi ..a breve mi sottoporrò ad una visita di controllo per poi prendere appuntamento con un medico specializzato ..( sono di Vicenza ) la domanda è ..se i nei fossero tutti Benigni si possono togliere tramite laser ?in quale caso va fatto l'esame istologico ? Inoltre è pericoloso come intervento , ci sono dei rischi per i quali sarebbe meglio tenerli ?grazie a tutti
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In teoria si, se si fosse matematicamente certi della natura dei nevi. In realtà solo l'esame istologico può dare questa certezza.
Cordialità,
Dott. Dario d'Angelo
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Dir. di I livello U.O. di Chirurgia Plastica e Centro Ustioni - Ospedale "A. Cardarelli" - Napoli
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Gentile Marco,
comunemente viene chiamato "neo" qualsiasi formazione più o meno colorata (dal beige chiaro al nero), piatta o più o meno in rilievo. Pur essendo tutte benigne, hanno spesso origine diversa e alcune di loro hanno persino qualche probabilità di evolvere in qualcosa di maligno se maltrattate (sole, traumi, ecc...). Cercare di trattare un "neo" con una tecnica non chirurgica, che si limita agli strati superficiali della pelle con l'obiettivo di non avere cicatrici, quale il laser, è errato, perché non lo si toglie per intero, non si ha la possibilità di eseguire l'esame istologico per identificarne la natura, provoca recidiva e, peggio, può indurne la trasformazione in una lesione maligna. Un melanoma, infatti, può insorgere spontaneamente, ma anche su un neo mal-trattato.
Carissimo, non deve pensare alla cicatrice come ad un "mostro". Spesso, infatti, cicatrici lineari e chiare sono molto più gradevoli della formazione cutanea da rimuovere, ma, naturalmente, tutto ciò dipende dal tipo di "neo" da togliere (larghezza e altezza), dalla zona del corpo in cui si trova e da come si cicatrizza.
Generalmente l'intervento di rimozione di uno o più nei si esegue in anestesia locale. Lo specialista a cui ricorrerà, certamente Le farà prima di tutto alcune domande per avere un quadro generale del Suo stato di salute e saprà consigliarLe quali sono i nei preferibilmente da togliere, non solo per esigenze estetiche, ma anche in base alla tipologia e alla zona del corpo in cui si trovano.
Cordialità
dott.ssa Arianna Tinti
http://www.ariannatinti.it/
comunemente viene chiamato "neo" qualsiasi formazione più o meno colorata (dal beige chiaro al nero), piatta o più o meno in rilievo. Pur essendo tutte benigne, hanno spesso origine diversa e alcune di loro hanno persino qualche probabilità di evolvere in qualcosa di maligno se maltrattate (sole, traumi, ecc...). Cercare di trattare un "neo" con una tecnica non chirurgica, che si limita agli strati superficiali della pelle con l'obiettivo di non avere cicatrici, quale il laser, è errato, perché non lo si toglie per intero, non si ha la possibilità di eseguire l'esame istologico per identificarne la natura, provoca recidiva e, peggio, può indurne la trasformazione in una lesione maligna. Un melanoma, infatti, può insorgere spontaneamente, ma anche su un neo mal-trattato.
Carissimo, non deve pensare alla cicatrice come ad un "mostro". Spesso, infatti, cicatrici lineari e chiare sono molto più gradevoli della formazione cutanea da rimuovere, ma, naturalmente, tutto ciò dipende dal tipo di "neo" da togliere (larghezza e altezza), dalla zona del corpo in cui si trova e da come si cicatrizza.
Generalmente l'intervento di rimozione di uno o più nei si esegue in anestesia locale. Lo specialista a cui ricorrerà, certamente Le farà prima di tutto alcune domande per avere un quadro generale del Suo stato di salute e saprà consigliarLe quali sono i nei preferibilmente da togliere, non solo per esigenze estetiche, ma anche in base alla tipologia e alla zona del corpo in cui si trovano.
Cordialità
dott.ssa Arianna Tinti
http://www.ariannatinti.it/
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Caro Marco, per poter trattare in serenità un nevo con un trattamento laser occorre essere certissimi della sua benignità. La prima cosa da fare è rivolgersi ad un dermatologo ed eseguire un esame chiamato epiluminescenza che indirizza già, ma non con la certezza matematica, ad una diagnosi. La diagnosi certa può essere esclusivamente fornita da un esame istologico che ovviamente puo' essere fatto solo ed esclusivamente se il nevo viene rimosso chirurgicamente. L'unico rischio dell'escissione chirurgica è il residuato cicatriziale ma questo dipende molto dalla sede del nevo e sopratutto dalla sua reattività biologica ( non tutti i pazienti cicatrizzano nello stesso modo). Spero di esserLe stato utile. Un caro saluto e non dimentichi di cliccare sul pollice verde!
Carlo Magliocca
Specialista in chirurgia plastica ed estetica
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Carlo Magliocca
Specialista in chirurgia plastica ed estetica
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Gentile Marco,
è buona norma sottoporre ad esame istologico le lesioni pigmentate (come i nei) che vengono asportate. Ovviamente se questi nevi fossero clinicamente assolutamente benigni potrebbe anche evitare questa indagine. Per quanto riguarda la tecnica tenga presente che il laser non è una bacchetta magica e che in molti casi la cicatrice di migliore qualità è quella eseguita con il bisturi a lama fredda e che comunque quello che conta di più è la mano del chirurgo che impugna lo strumento più adatto e non viceversa.
Cordiali saluti
Dottor Sergio Delfino
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
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è buona norma sottoporre ad esame istologico le lesioni pigmentate (come i nei) che vengono asportate. Ovviamente se questi nevi fossero clinicamente assolutamente benigni potrebbe anche evitare questa indagine. Per quanto riguarda la tecnica tenga presente che il laser non è una bacchetta magica e che in molti casi la cicatrice di migliore qualità è quella eseguita con il bisturi a lama fredda e che comunque quello che conta di più è la mano del chirurgo che impugna lo strumento più adatto e non viceversa.
Cordiali saluti
Dottor Sergio Delfino
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
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